Mostre 2022: Wolfgang Tillmans al MoMa di New York

2022-10-22 19:33:56 By : Ms. Catherine Fang

Un linguaggio vivo che invita all'attenzione, per connetterci al mondo e al flusso d’immagini che lo affolla

Guardare senza paura è un modo sovversivo di sfidare i limiti, minare i tabù e liberare lo sguardo, insieme all'energia per connetterci al mondo e al flusso d’immagini che lo affolla. Un modo potente per mettere in discussione la costruzione dell’immagine stessa, di se, dell’altro, del futuro, di ogni cosa. Anche della faccia oscura della luna (alla luce della Terra), o del lato b de L’origine del mondo, con la poetica espressiva e la sperimentazione artistica di Wolfgang Tillmans, trasformata nell’invito seducente "all’azione e all’attenzione" che da nome, ritmo e senso all'installazione espositiva che si estende su ogni superficie del sesto piano del Museum of Modern Art di New York con Look Without Fear.

Una costellazione d'immagini, formati e visioni, senza cornice e direzione da seguire, transitoria e libera di connettersi a ogni sguardo. Pronta ad abbracciarlo, nello stesso modo 'singolarmente plurale' con il quale Wolfgang Tillmans vede il mondo e sperimenta le potenzialità delle immagini e la loro carica politica, sfidando anche i tentativi di definire il suo linguaggio poliedrico, trasversale, fluido. Sempre diretto, introspettivo, impegnato, mentre forza generi, tecniche e orizzonti. Follemente vivo, come il brano (Insanely Alive) del suo album di debutto (Moon in Earthlight, nov 2021), scritto, prodotto e cantato dallo stesso Tillmans (remixato anche dai Pet Shop Boys), mentre il video arricchisce la costellazione espositiva e insieme al suo entusiasmo contagioso, fa danzare anche l’anima, dando ritmo all’installazione del MoMA e il suo invito a guardare senza paura! La dichiarazione di un bacio, il paesaggio di un corpo umano e celeste, il nostro mondo globalizzato, l'unione europea figlia della techno, la metamorfosi compiuta con l’ascolto, la spiritualità e l'amore come antidoto a tutto.

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La musica da ritmo alla riflessione concettuale che Tillmans opera costantemente sulla fotografia, il video, le installazioni e le complessità della sua arte visuale e scultorea, anche quando non crea tracce, le seleziona come DJ, collabora con i Pet Shop Boys, o filma il pulviscolo luminoso della pista da ballo di Lights (Body) senza riprendere i corpi. Anche quando non ne esplora il significato culturale e l'esperienza di ascolto, fotografando la subcultura disinibita che si sposta tra club, rave party e Gay Pride, le vibrazioni della naturalezza irriverente di Chloë Sevigny con la chitarra elettrica, gli albori delle metamorfosi anche musicali di Arca, o l’orizzonte di una produttrice discografica (e unica donna incoronata DJ numero uno al mondo da DJ Mag) come Smokin Jo (Joanne Joseph). Il fulgore di una stella dell’R&B come Frank Ocean che piange sotto la doccia e sulla copertina del suo album indipendente Blonde, mentre il suo visual album Endless, si arricchisce della traccia techno-pop del Device Control ancora inedito di Tillmans. Successivamente nell’EP omonimo pubblicato con la sua band, Fragile, come il nome che da adolescente Tillmans dava al suo alter-ego creativo.

La forza sublime della fragilità, come quella che aleggia sulla scatola di cartone di 17 Years' Supply, con gli antiretrovirali usati da Tillmans, il suo universo che brilla con la luna e irradia con empatia anche lo still life del microscopico e del quotidiano, tra mosche ghiotte d'aragosta e la spuma delle onde, invadendo ogni superficie delle gallerie del sesto piano del MoMA, comprese le uscite di sicurezza e le nicchie per gli estintori, con la distanza che avvicina. Anche la poesia delle erbacce che spuntano dal cemento e delle astrazioni realizzate senza macchina fotografica, mettendo in relazione lo sguardo con quello che anima paesaggi, still life, fogli strappati da giornali e riviste, video che fanno passi avanti e indietro con una gamba sola, ritratti e autoritratti sempre più concettuali, il calore degli abbracci o di visioni intime di nuche sconosciute, mentre l’erotismo tocca anche l’eroismo della guerra degli esseri umani con Soldiers. Niente è troppo privato o insignificante, per il primo artista contemporaneo non inglese a vincere il Turner Prize nel 2000, o l'Hasselblad Foundation International Award in Photography nel 2015, dopo essere stato eletto membro della Royal Academy of Arts nel 2014. Prestigiosi riconoscimenti che non lo hanno mai distratto dal proposito di scandalizzare per scuotere le coscienze, coltivare lo spirito critico, continuando a forzare sistemi, consuetudini, limiti e pregiudizi.

I compagni di scuola Alex e Lutz (Alexandra Bircken e Lutz Huelle), lasciano le pagine della rivista britannica i-D, restando in equilibrio sui rami dell’albero della vita e della cultura giovanile dei primi anni ’90, con i loro corpi spogliati da convenzioni e cliché, non solo di genere e moda che si scambia più degli impermeabili (verde da uomo per lei, rosso da donna per lui). La ballata di vita di Nan Goldin riposa sul prato, John Waters sul divano, tra tucani, carezze, balli, particolari insoliti di dettagli comuni e sguardi indiscreti. Le evoluzioni del lavoro di Tillmans che si manifestano insieme alla metamorfosi compiuta nell’immaginario, sono ben rappresentate dal cambiamento di significato e percezione di fotografie come The Cock (Kiss). Il bacio appassionato di due uomini in un nightclub di Londra, diventando virale sui social network, come ribelle affermazione dei diritti civili, dopo la strage di Orlando. Perpetrata nella notte tra l'11 e il 12 giugno 2016 nel nightclub Pulse, da un uomo armato di fucile d’assalto, uccidendo cinquanta avventori del locale gay e ferendone altri cinquantatré.

L’installazione del MoMA, curata da Roxana Marcoci, lavorando alla mostra con Caitlin Ryan e Phil Taylor, guarda senza paura il flusso inarrestabile di oltre tre decenni di sperimentazioni artistiche, aperte alla metamorfosi dello sguardo e l'orizzonte di respiro internazionale dell'artista tedesco (Remscheid, 1968). Sempre più impegnate a promuovere l’arte e la comunità LGBTQ che Tillmans vive e respira, insieme a una maggiore consapevolezza sull’HIV/AIDS che lo ha già privato di tanto (il monumento a Monaco lo ha eretto alle sue vittime nel 2001), mentre dal 2017 anche "l'umanesimo, la solidarietà e il progresso della democrazia", messe a rischio da politiche sbagliate, governi o la brexit, sono promosse da campagne e iniziative di Between Bridges. La fondazione e lo spazio espositivo, d'incontro, scambio e condivisione, trasferitosi da Londra all’edificio nel quartiere berlinese di Kreuzberg, del quale Wolfgang Tillmans è anche architetto.

How to: Wolfgang Tillmans, To Look Without Fear, MoMA, The Museum of Modern Art New York (12 settembre 2022. - 1 gennaio 2023) www.moma.org/calendar/exhibitions/5440

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