Come ridurre i consumi di diesel e benzina: 30 (+1) consigli

2022-10-22 19:10:05 By : Ms. Shining Xia

I prezzi dei carburanti sono in costante crescita, causa anche la guerra in Ucraina, e hanno raggiunto livelli mai visti prima. Basti dire che la benzina viene venduta a un prezzo medio di 2,216 euro al litro (fonte Quotidiano Energia) e il gasolio ha raggiunto i 2,172 euro/l. Non va certo meglio per il GPL che nella media dei vari marchi ha toccato quota 0,875 euro/l e per il metano che è arrivato a costare 2,132 euro/kg.

Questi aumenti vertiginosi si traducono in un pieno molto più caro per ogni automobilista. Prendendo come esempio l"auto più venduta in Italia, la Fiat Panda, significa che un pieno di benzina (38 litri, servito) costa oggi più di 84 euro contro i 64 euro di un anno fa. Chi guida una Panda a GPL spende 33 euro contro i 24 euro di marzo 2021, mentre la "batosta" più pesante tocca ai possessori di una Panda a metano che affrontano una spesa più che raddoppiata: 25,5 euro di oggi rispetto agli 11,8 euro di un anno fa. Per una Fiat 500X diesel (55 litri) la spesa per il pieno è invece passata da 86 a 119 euro.

In una situazione così particolare diventa quindi ancora più importante fare attenzione a tutti quei piccoli gesti e accortezze che permettono di ridurre il consumo di carburante in auto o almeno di risparmiare sul pieno. Per questo abbiamo deciso di raccogliere in questa guida tutti i consigli e i "trucchi" che possono aiutarci a consumare e spendere meno in auto. Qui sotto trovate quindi i nostri 30 consigli utili per sopravvivere al caro benzina. Li abbiamo suddivisi in tre aree tematiche su cui poter risparmiare qualche euro: l"auto, la guida e il rifornimento.

Quando si deve fare il pieno o un semplice rabbocco è bene non fermarsi al primo distributore che capita, ma proseguire fino a quello con i prezzi più bassi che si trova nelle vicinanze. Oltre al classico passaparola e alle pubblicità esistono delle app (come Prezzibenzina.it o Waze) e siti (come Osservaprezzi Carburanti del Ministero dello Sviluppo Economico) he ci forniscono una mappa e una lista dei distributori coi prezzi più convenienti.

Molto interessanti sono anche le cosiddette "pompe bianche" o "no logo", le stazioni di servizio indipendenti che non fanno parte della rete di compagnie di distribuzione più note e offrono prezzi più bassi della media. In Italia sono più di 7.600 e qui le potete trovare in base alla località. I più grandi si trovano di solito vicino ai centri commerciali, gestiti dai marchi della grande distribuzione. Buone economie le garantiscono anche le stazioni di rifornimento completamente self service dei grandi marchi.

Il rifornimento self service, ovvero fai da te (fino a 100 euro con le carte), è sempre più conveniente rispetto al servito, con un risparmio sul prezzo della benzina e del gasolio che sta attorno al 4%. Questo significa che per fare il pieno di benzina alla Panda citata inizialmente, si può scendere da 84,2 euro a poco più di 80 euro.

Alcune delle tessere e carte fedeltà che abbiamo in tasca, ma anche varie app di pagamento ci permettono in alcuni casi di accumulare punti per premi o cashback su altre spese o direttamente sul carburante.

Un esempio ci viene dall"App Telepass Pay che fino ad aprile 2022 permette di avere un rimborso del 20% sul terzo rifornimento di carburante, ma non mancano altre promozioni interessanti.

I prezzi dei carburanti nelle aree di servizio autostradali sono generalmente più alti rispetto a quelli che si trovano sulle viabilità ordinaria, a volte con maggiorazioni nell"ordine del 10-20% e anche oltre. Questo dipende anche dalle royalty versate dai gestori degli impianti ai concessionari autostradali, ma si traduce in un ulteriore aggravio di spesa per chi è in viaggio.

Quando si è in autostrada e si ha bisogno di fare rifornimento si può quindi pensare a un"uscita per mangiare e fare il pieno altrove, ma non sempre questa è la scelta più pratica. Meglio allora iniziare il viaggio già col pieno fatto, magari in uno dei distributori vicino a casa che praticano prezzi bassi.

Una consuetudine ormai diffusa a molti distributori è quella di aumentare il prezzo dei carburanti durante i fine settimana.

Motivo in più per cercare di evitare il pieno nel week-end e trovare il tempo per fare rifornimento nei giorni infrasettimanali.

Intraprendere lunghi viaggi per raggiungere il distributore che pratica i prezzi più bassi non è quasi mai l"opzione più conveniente per risparmiare qualche euro. In alcuni casi può addirittura rivelarsi controproducente e antieconomico.

Tutto dipende da quanto si andrà a risparmiare alla pompa carburante lontana da casa, da quanto dista e da quanto consuma la nostra auto. Se ad esempio con la nostra Panda a benzina ci spostiamo di 30 km per risparmiare 10 euro sul pieno, ma spendiamo quasi 5 euro per il consumo di benzina di andata e ritorno, allora il vantaggio si riduce ad appena 5 euro, senza contare l"usura di auto e pneumatici e la perdita di tempo. Se poi il "distributore dei sogni" è ancora più lontano, non ha un prezzo così vantaggioso o guidiamo un"auto più assetata, ecco che l"operazione risparmio va in fumo.

Il "turismo del pieno" è un fenomeno ben conosciuto solo a chi abita al confine con altri Paesi dove il prezzo dei carburanti è solitamente più basso che in Italia. Chi espatria per andare in Slovenia (circa 1,5 euro/l), in Francia, Austria (da 1,5 a 2 euro/l), Svizzera o Livigno (1,366 euro/l) lo fa spesso affrontando code e lunghe attese, ma negli ultimi giorni il salire dei prezzi anche all"estero sta erodendo il vantaggio di questi viaggi.

Ciò si traduce in un"inevitabile "desertificazione" dei distributori italiani vicini al confine e in un minore introito dello Stato per accise e IVA, mentre alcune aree di servizio oltre frontiera approfittano di questo flusso d"italiani in fuga per aumentare i loro prezzi dei carburanti.

Ma non pensate di riempire l"auto di taniche! A questi espatriati della benzina è consentito riempire il serbatoio del loro veicolo e in più una tanica da 10 litri di carburante. Chi supera questo limite rischia, in caso di controllo alla frontiera rientrando in Italia, un"incriminazione per contrabbando di prodotti petroliferi per mancato pagamento delle accise.

Lo stile di guida è uno dei fattori più importanti per la riduzione dei consumi in auto. Fondamentale per il risparmio di carburante è cercare di avere una guida il più possibile fluida e tranquilla, con una pressione moderata sul pedale dell"acceleratore e un utilizzo accorto dei freni.

Una velocità più costante possibile è la chiave per ottenere consumi contenuti, mentre una guida nervosa e a scatti significa quasi sempre bruciare più benzina, gasolio, GPL o metano. Questo non vuol dire guidare pianissimo, ma solamente muoversi in maniera più efficiente.

La guida sportiva e scattante non è sempre necessaria e anche se non ce ne accorgiamo sprechiamo in questo modo molta più energia del necessario. Le accelerazioni brusche e gli sprint al semaforo non sono il massimo per l"efficienza: meglio dosare l"acceleratore in maniera graduale e pensare che così stiamo facendo del bene al nostro portafogli, oltre che all"ambiente.

Osservare con attenzione la velocità, le manovre e la densità del traffico che ci precede significa adeguare la nostra guida e ottenere così uno stile "predittivo" che salva carburante. Guardare avanti, quindi, ci aiuta a capire quando è il momento di lasciare l"acceleratore, fare una leggera ripresa, frenare o spostarci per non rimanere imbottigliati tra altre macchine.

Tutte azioni che, se fatte in anticipo rispetto al flusso del traffico, permettono di muoversi in maniera più fluida e costante, a tutto vantaggio dell"efficienza.

Chi ha un"auto col cambio manuale può risparmiare un bel po" di carburante e di euro passando il prima possibile alla marcia superiore, o comunque non troppo tardi rispetto a quanto i giri motore o l"indicatore di cambio marcia ci suggeriscano. Così facendo il motore gira sempre a regimi ideali e non nella parte più alta del range che è anche il meno efficiente. Anche in rilascio e nei rallentamenti tenere la marcia giusta può far consumare meno, anche rispetto alla folle.

Col cambio automatico vale più o meno lo stesso principio, ma per evitare di usare i rapporti più bassi è sufficiente non pestare troppo sul gas e fare accelerazioni graduali. La scalata (kick-down) per la massima accelerazione è invece deleteria per i consumi. Molto utile è poi la funzione di veleggiamento o "sailing" di alcune auto moderne che permette di viaggiare col cambio in folle per brevi tratti quando si procede a velocità costante, anche in autostrada; tutto per un ulteriore piccolo risparmio di carburante.

Le decelerazioni e le frenate sono il momento in cui l"auto consuma di meno e vanno quindi sfruttate al meglio. Con la guida predittiva che vede molto avanti all"auto è possibile prolungare la decelerazione, al posto di una frenata brusca. Sulle auto ibride questo modo di guidare è molto utile perché contribuisce a mantenere carica la batteria che restituirà poi la sua energia in fase di accelerazione (mild hybrid) o percorrendo alcuni chilometri in modalità elettrica (full hybrid e plug-in).

Anche le discese sono amiche dei consumi e se ben sfruttate permettono di ridurli in maniera significativa. Le auto col solo motore termico si limitano ad azzerarli in discesa, mentre le auto full hybrid e plug-in hybrid riescono addirittura a guadagnare energia.

Il cruise control, o regolatore di velocità, è un dispositivo comodo e molto utile che permette di viaggiare a velocità costante senza dover premere il pedale del gas. Si imposta la velocità desiderata e l"auto si stabilizza a quella andatura finché non interviene il guidatore ad accelerare, frenare o disattivare il sistema.

Questo rende automaticamente fluida e costante l"andatura, con grandi vantaggi per i consumi, in particolare su autostrade, superstrade e tangenziali. Senza il cruise control è infatti facile distrarsi e procedere con un tira-molla continuo di accelerazioni e frenate che non sono il massimo per l"efficienza.

Quando si guida e si vuole evitare di sprecare carburante è bene scegliere i percorsi meno trafficati, anche se leggermente più lunghi. Non sempre la strada più breve è anche la più efficiente.

Percorrere un tratto di strada pieno di macchine significa il più delle volte essere costretti a continue frenate e riprese, cosa che richiede molta più energia di un tragitto meno "battuto" e a scorrimento più fluido.

I semafori sono spesso i nemici dell"efficienza perché costringono a stop e ripartenze frequenti. Molto meglio sono le rotonde che, specie se di grandi dimensioni, consentono di limitare le deleterie variazioni di velocità.

Un percorso con pochi o nessun semaforo è quindi sempre da preferire, anche se ci sono delle rotonde.

I navigatori installati in auto o quelli disponibili come app sugli smartphone (tipo Google Maps) sono ormai in grado di scegliere il percorso di viaggio anche sulla base dell"efficienza del tragitto.

Lasciare al navigatore questa incombenza può essere in alcuni casi un modo semplice per consumare di meno.

Molte della auto più moderne hanno la possibilità di scegliere tra diverse modalità di guida e quasi sempre è disponibile anche il settaggio "Eco" o simile che permette di viaggiare col minimo dispendio di energia. Si tratta il più delle volte di modalità che aiutano a risparmiare carburante attraverso una diversa gestione del motore, del pedale dell"acceleratore e del cambio. In questo modo anche il guidatore abituato a una guida sportiva e inefficiente può scoprire i vantaggi di una guida più consapevole ed economicamente più sostenibile.

I sistemi di infotainment e i computer di bordo di molte auto hanno poi dei sistemi in grado di istruire il guidatore sullo stile di guida più efficiente o di allertarlo in caso di un utilizzo poco adatto a questo scopo. Ecco allora l"allerta finestrini aperti in velocità, l"indicatore di cambiata di marcia ottimale e la spia che ci avverte che stiamo insistendo troppo sul pedale dell"acceleratore. Se proveremo a seguire questi consigli il nostro stile di guida efficiente migliorerà.

Sempre il computer di bordo e pannelli informativi della strumentazione dell"infotainment ci danno una chiara visione di quanto stiamo consumando, sia in tempo reale che come media del viaggio o dei viaggi precedenti. Capire quanto cambia il consumo in base a come guidiamo può servire a prendere coscienza del tema e provare a migliorarsi continuamente.

Alcune auto sono anche in grado di fornire uno schema riassuntivo dell"efficienza del nostro viaggio, riepilogando la prestazione con le stelle da 1 a 5 o con grafici che mostrano la bontà di accelerazione, frenata e velocità.

I limiti di velocità presenti sulle strade ci sono per essere rispettati. A volte però si può rimanere di poco sotto questi limiti senza essere d"intralcio al traffico e facendo grande economia sui consumi.

Mantenere i 120 km/h in autostrada quando non c"è fretta, invece dei 130 km/h, può essere un ottimo modo per diradare le soste al distributore.

Stare fermi col motore acceso è la cosa più dannosa che si possa fare in auto, sia per il portafogli che per l"aria che respiriamo, visto che bruciamo carburante senza muoverci. Ecco allora che se la sosta dura più 60 secondi o conviene spegnere il motore se non si dispone del sistema stop/start.

Un caso tipico è la sosta al casello ferroviario chiuso o l"ingorgo stradale o la coda che impongono sempre lo spegnimento del motore.

Le auto dotate di sistema stop/start provvedono automaticamente a spegnere il motore durante le soste o le brevi fermate, con ovvio vantaggio per i consumi. La scelta migliore è quindi quella di mantenere attivo il sistema e lasciare che il sistema decida quando riavviare il propulsore.

Le auto ibride full e plug-in non hanno bisogno di questo dispositivo perché a bassa velocità e da ferme spengono sempre il motore termico.

Una regolare manutenzione dell"auto, oltre a garantire durata e sicurezza del mezzo che ci porta quotidianamente in giro per lavoro e piacere, serve anche a mantenerne alta l"efficienza e a consumare meno carburante. La cosa migliore è seguire la scadenza dei tagliandi richiesta dalle Case auto, sincerandosi con la propria officina che sia stato pulito o sostituito il filtro dell"aria.

Importante è anche il cambio dell"olio lubrificante che deve essere sempre fatto agli intervalli chilometrici indicati del Costruttore, così come il filtro dell"olio, il liquido di raffreddamento e le candele. Da non sottovalutare è poi lo stato e la pressione di gonfiaggio degli pneumatici di cui parliamo poco più sotto.

Sempre in fatto di lubrificante, una cosa poco nota è la capacità di un lubrificante di rendere più efficiente il motore, soprattutto se l"olio utilizzato è del tipo a bassa resistenza. Un olio di alta qualità e bassa resistenza permette di consumare meno carburante e quando arriva il momento di cambiarlo nel nostro motore è sempre bene rivolgersi a uno di questi prodotti.

La regola base è quella di utilizzare il lubrificante indicato dalla Casa auto, ma un olio anche migliore non può che fare meglio alla salute a all"efficienza del propulsore. Per farsi un"idea di quale sia il livello di viscosità dei diversi olii motore, consigliamo di scoprire il significato delle sigle tipo 0W20 o 20W40 presenti sulle tanichette di olio e stabilite dalla tabella SAE J300.

Chi ha necessità di cambiare auto e vuole acquistarne una nuova o usata farebbe bene a informarsi in anticipo sull"efficienza della vettura in arrivo nel suo garage. Per farlo è possibile consultare i dati del consumo medio omologato secondo il ciclo WLTP, valori che ogni auto nuova deve pubblicizzare sia online che sui materiali pubblicitari e brochure. Parliamo di un consumo combinato espresso in l/100 km che, seppur ancora lontano da quello che un automobilista può sperimentare nell"utilizzo quotidiano dell"auto, serve comunque per fare confronti fra modelli e motorizzazioni diverse.

Anche per le auto usate è possibile trovare questo valore del consumo medio, rilevato secondo il vecchio ciclo di omologazione NEDC ancora meno realistico, magari cercandolo in rete per farsi un"idea più precisa di quale sia l"auto più efficiente da comprare. Un altro modo è quello di leggere prove, recensioni e video su internet, come ad esempio la nostra rubrica della prova consumi reali che vanta un database superiore alle 300 auto provate a livello di efficienza.

Quando arriva il momento di cambiare le gomme vecchie è bene sapere che esiste un"etichetta europea degli pneumatici che tra le altre cose ci indica anche il grado di efficienza dei consumi. Questa etichetta adesiva applicata agli pneumatici e reperibile anche online o sui materiali pubblicitari dei vari gommisti riporta il simbolo di una gomma e di una poma carburante con relativa lettera dalla A alla E.

Uno pneumatico con bassa resistenza al rotolamento e lettera A consumerà meno di una gomma di categoria B, C, D o E, la peggiore per efficienza. Un salto di lettera/categoria può significare una riduzione o aumento di consumo fino al 3%.

Per il consumo di carburante in auto è poi importantissima la pressione di gonfiaggio degli pneumatici che deve essere mantenuta ai valori indicati dal Costruttore. Una gomma sgonfia si traduce in un maggiore consumo nell"ordine del 4%, ma anche uno troppo gonfio non svolge al meglio la sua funzione.

È bene quindi controllare la pressione gomme almeno una volta al mense e assicurarsi anche che spalla e battistrada siano in ordine e i tasselli abbiano l"altezza adeguata, possibilmente superiore agli 1,6 millimetri previsti come limite minimo dal Codice della strada.

Avere peso inutile in auto significa portarsi dietro una zavorra che fa salire i consumi. Il motivo è semplice: per muovere un"auto più pesante serve più potenza e quindi più benzina.

La cosa migliore da fare è evitare di tenere nell"abitacolo o nel bagagliaio degli oggetti pesanti che non servono per il viaggio, soprattutto i carichi nel bagagliaio come, ad esempio, quelle confezioni di bottiglie d"acqua che abbiamo dimenticato di portare in casa

L"aerodinamica è uno di quegli altri fattori che incidono pesantemente sul consumo di un"auto, in particolare se si fanno con una certa frequenza viaggi in autostrada o fuori città. Migliorare l"aerodinamica di un"auto è molto difficile, mentre è molto più facile non peggiorarla.

Ecco perché è bene smontare, quando non utilizzati, accessori esterni come portapacchi, portasci e portabiciclette, oppure i box da tetto che frenano l"avanzare della vettura e impongono il loro pedaggio in fatto di efficienza. Anche paraspruzzi, ganci di traino, antenne particolarmente alte, specchietti per roulotte, passaruota allargati e alettoni aggiunti sono spesso nemici dell"aerodinamica.

La capacità di un"auto di fendere l"aria e di muoversi consumando meno energia possibile è legata anche ai vetri che possono essere aperti nella guida in città o a bassa velocità, ma che vanno chiusi quando si viaggia in autostrada. Questo perché i finestrini abbassati frenano l"avanzamento dell"auto un po" come farebbe un paracadute attaccato dietro.

I finestrini leggermente aperti possono invece essere una valida alternativa all"aria condizionata nei percorsi extraurbani o in città, a meno che gli scarichi delle altre auto non impongano l"uso del climatizzatore con ricircolo e purificatore aria.

L"utilizzo del climatizzatore in auto può peggiorare dal 10 al 20% i consumi di carburante, motivo per cui anche questo utilissima dotazione va usata con criterio e parsimonia. Nei mesi primaverili e autunnali può essere preferibile l"utilizzo della semplice ventilazione dell"aria, mentre i finestrini leggermente abbassati possono spesso essere una valida soluzione fuori dall"autostrada.

Anche l"abbigliamento è importante quando si guida e se non è consigliabile mettersi al volante "imbottiti" con giaccone, cappello e guanti, tanto meno ideale è pensare di viaggiare a maniche corte sotto la neve. Il giusto abbigliamento per ogni stagione aiuta a ridurre l"uso del riscaldamento e del climatizzatore, con relativo risparmio sui costi di viaggio.

Parlando di temperatura in auto, possiamo suggerire anche di scegliere il posto giusto dove parcheggiarla. Non è facile ricordarsene, ma se facciamo attenzione possiamo posteggiare la vettura al sole durante i mesi freddi, in modo che quando saliamo a bordo l"abitacolo ha già un certo tepore e necessita di meno energia per essere riscaldato.

Allo stesso modo il parcheggio estivo è da preferire all"ombra perché così l"interno dell"auto non si surriscalda e non costringe a utilizzare la massima potenza del climatizzatore per riportare la temperatura a valori accettabili quando si parte. Utili alla riduzione della temperatura interna sono anche le coperture da mettere sul parabrezza durante le soste.

A proposito di caro carburanti