Brescia, Poliambulanza vince la sfida: erogati (quasi) tutti i servizi nel 2021 coeme nell’era pre Covid- Corriere.it

2022-10-22 19:12:35 By : Mr. Steven Lo

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Soddisfatto Alessandro Triboldi: «Siamo un punto di riferimento»

Grazie ai vaccini «il 2021 è stato l’anno della convivenza consapevole con il Covid», durante il quale Poliambulanza «è riuscita a riappropriarsi di una certa normalità». La fondazione ospedaliera guidata da Alessandro Triboldi ha quindi «vinto la sfida» di riuscire a erogare i servizi ambulatoriali e quasi tutte le operazioni che contraddistinguono questa struttura. Al netto di un minimo di contrazione sui ricoveri dovuta alla terza ondata (-7%) — inferiore a quella di altri ospedali —, i numeri dell’attività 2021 certificano quanto i medici e tutti i sanitari di Poliambulanza abbiano «rialzato lo sguardo con fiducia», guidati — per dirla con le parole del presidente del Cda Mario Taccolini — «da un’appassionata operosità».

Ad un anno di distanza dallo scoppio della pandemia, ci sono stati 2.144 ricoveri in più, con un’età media dei pazienti di 53 anni . Certo, prima di Sars-CoV-2 in via Bissolati si contavano 31 mila degenze, ora 29 mila. Ma l’ospedale è sempre rimasto un punto di riferimento anche per molte attività ambulatoriali (448.000 persone visitate nel 2021), così come per l’oncologia: sono 1.800 i pazienti portati in sala operatoria per via di un tumore nel 2021. L’ambizione di Poliambulanza è quella di essere sempre più «un riferimento per questo territorio». E i numeri dell’attività quotidiana sembrano confermarlo.

Ogni giorno, infatti, in Poliambulanza 201 persone accedono al Pronto soccorso — di cui sei in pericolo di vita —, 80 nuovi pazienti vengono ricoverati, 1.792 cittadini arrivano nel presidio multispecialistico per fare una visita o eseguire un’esame. Parliamo di circa 2.600 prenotazioni al giorno (gran parte ancora per telefono). Si registrano due decessi al giorno, ma anche otto nascite ogni 24 ore: l’Ostetricia di Poliambulanza conta 2.916 nati l’anno (il Civile è a 3.097) e questo dato, così elevato, conferma come la cittadinanza si affidi sempre di più a strutture che hanno un’ampia casistica e, con essa, qualità (in via Bissolati c’è la Terapia intensiva neonatale, utilizzata nel 2021 per 241 bimbi). La fotografia dell’Agenas (l’Agenzia per i servizi regionali del ministero) conferma che Poliambulanza rimane una struttura con indicatori di alto livello per settori come quello cardiovascolare, ortopedico e oncologico. «Oltre il 90% dei pazienti arrivati qui per frattura del collo del femore è stato operato entro 48 ore» ricorda il direttore sanitario Walter Gomarasca. Per il tumore del pancreas (notoriamente aggressivo) la mortalità a 30 giorni dall’intervento è tra le più basse d’Italia (3%), ma la maggior parte delle operazioni oncologiche riguarda i tumori di colon e seno (con una Breast Unit). «Siamo una struttura vocata a curare determinate patologie», conferma il direttore Triboldi, ricordando che l’ospedale di via Bissolati nel 2021 ha raggiunto il budget assegnato, a differenza di altre strutture che hanno avuto bisogni di ristori da parte di Regione. L’attività è quindi ripresa a pieno ritmo, anche sul fronte ambulatoriale. Le liste d’attesa sono un tema sempre caldo, ma secondo la direzione questo non va imputato all’ospedale. Poliambulanza ha una grande richiesta di visite e prestazioni ambulatoriali e questa «attrattività» non può che generare un allungamento dei tempi. La questione dei tempi «non riguarda la singola struttura, ma il territorio che deve dare una risposta nel suo complesso». Per ovviare alle lunghe liste Regione ha messo sul piatto 3 milioni di euro in più per rimborsare attività extra e Poliambulanza non si è tirata indietro.

A pesare, sul 2021, è stato il trasferimento volontario di personale infermieristico. Dopo l’esperienza Covid alcuni hanno cambiato totalmente vita, molti invece hanno scelto di lavorare nel pubblico dato che le Asst hanno bandito diversi concorsi. Per correre ai ripari, Poliambulanza ha chiesto di incrementare da 85 a 95 le matricole di Scienze infermieristiche , pur sapendo che la carenza di infermieri non si risolverà «prima di cinque anni». Nel breve periodo, però, la Fondazione ha deciso di mettere 150 euro al mese in più nella busta paga di ogni infermiere sotto forma di indennità. Fotovoltaico Far quadrare i conti per una struttura ospedaliera è essenziale, tanto più se si lavora a budget. Ma l’ospedale di via Bissolati, con i suoi 615 posti letto e i 29 mila ricoveri anno, registra consumi energetici pari a quelli di una cittadina di 15 mila abitanti. L’energia è una spesa non banale: Poliambulanza era stata lungimirante nel 2017, costruendo una centrale di trigenerazione (energia termica, frigorifera, elettrica) che le aveva permesso risparmi e minor impatto ambientale. Ora l’idea è quella di riempire i tetti dell’ospedale con pannelli fotovoltaici. «La superficie c’è. E i prezzi sul mercato salgono».

Nel corso del 2022 i ricoveri di pazienti positivi si sono molto ridotti, concentrati per lo più al Civile, come disposizione regionale. L’attuale quinta ondata ha però moltiplicato i contagi. E oggi anche Poliambulanza conta 30 positivi ricoverati : «Li stiamo gestendo. Abbiamo aperto un’area Covid all’interno dell’area medica, ma per il momento — spiega Triboldi — non c’è stato alcun rallentamento dell’attività chirurgica. Speriamo però che i casi si riducano».

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