La Zuppa di Porro è un minestrone di bugie - Vaielettrico

2022-10-22 19:33:31 By : Mr. Tom Yang

La Zuppa di Porro? Un minestrone di bugie sull’auto elettrica e sullo stop nel 2035 alla vendita di auto a combustione in Europa.

Avrete capito che stiamo parlando di Nicola Porro, conduttore televisivo sulle reti Mediaset e autore di un canale video intitolato appunto Zuppa di Porro. In uno dei suoi ultimi interventi (ma sarebbe meglio dire intemerate), il nostro si lancia all’attacco di quanto deciso mercoledì dal Parlamento europeo. Già il titolo non lascia spazio a dubbi sul suo punto di vista: “La follia europea – Auto elettrica, siamo fottuti: l’Ue distrugge la nostra industria“. Scrivendo poi: “Questo voto di fatto distrugge l’auto europea, basata sul motore endotermico. Stiamo sostanzialmente regalando il nostro mondo ai cinesi, che sull’elettrico sono più avanti di noi. Il rischio? 500mila disoccupati nell’indotto. Senza contare che, ad oggi, lungo tutto il ciclo di vita di un’auto, l’impatto ambientale delle elettriche non è affatto ridotto rispetto a diesel e benzina“. Ma sono tutte balle, raccolte qua e là sul web senza alcuna verifica.

Centinaia di studi indipendenti hanno provato che nel ciclo di vita l’impatto ambientale è comunque molto più contenuto rispetto a un’auto tradizionale. Non lo dice il Parlamento europeo, lo dice l’EPA, l’Agenzia Federale americana per l’ambiente (qui). Lo dice la IEA, l’organo più accreditato a livello mondiale per gli studi sull’energia. E lo dice, sissignore, anche l’AEA, l’Agenzia europea per l’Ambiente (qui). Quanto al regalare “il nostro mondo ai cinesi“, o faremo sicuramente se non salteremo sul nuovo che avanza, esattamente per quanto avviene per ogni salto tecnologico. L’Olivetti non ha saputo fare il salto dalla macchina per scrivere al pc, così come la Nokia non ha capito che i telefonini stavano diventando oggetti molto più sofisticati del semplice inviare o ricevere una chiamata. E abbiamo visto che fine hanno fatto, La verità è che l’Europa (ma non l’Italia) si sta attrezzando per competere con i cinesi a tutto campo. Installando ovunque nuove fabbriche di auto elettriche e di componenti, a partire dalle batterie.

Non lo diciamo noi che la guerra dell’auto elettrica si può vincere. Lo dice il primo costruttore al mondo, Volkswagen, convinto che con le EV il mondo dell’auto entri in una nuova era. Fatta di software e servizi, oltre che di vendita di veicoli. Ma Porro elenca anche altre sciocchezze. Tipo: “Estrarre i materiali utili a realizzare le batterie è tutt’altroche green: si tratta di lavorazioni ad altissimo utilizzo di acqua. Non abbiamo ancora una rete elettrica in grado di sostenere milioni di auto in ricarica. Certo non basterà l’eolico per alimentarle, si ricorrerà a gas o carbone. E soprattutto nessuno ci ha ancora spiegato che fine faranno le batterie una volta esauste”. Frasi trite e ritrite, sembra che il petrolio invece sgorghi da fonti incontaminate nel cuore delle Alpi. Certo, ci sono criticità nell’estrarre i materiali che servono per le batterie, ma si sta lavorando per limitarne l’utilizzo e presidiare la correttezza delle varie fasi di lavorazione. La rete elettrica reggerà, perché i consumi generali sono in calo, e la produzione da rinnovabili aumenta. E per le batterie è già previsto il riciclo a fine vita: avvisate Porro che  già diverse fabbriche in Europa lo stanno facendo.

Purtroppo loro come molti altri hanno due punti a favore per promuovere le fake news il primo è l’ignoranza di chi guarda e secondo molto importante i denaro che ricevono dalle lobby, così facendo lo spettatore so sente tranquillo nella confort zone e non muoverà mai un dito per fare vera ricerca e vedere che son bufale, alla fine come sempre pageremmo tutti di prima persona.

Quello che ho letto nei commenti non fa che confermare l’ignoranza che c’è e come viene avallata da tesi farlocche e inesistenti, senza nessun dato scientifico reale, con complotti inesistenti e con paure infondate, poi se parliamo delle mega fabbriche del automotive dove ha da decenni la robotica fa da padrona , quindi pochi posti di lavoro e personale altamente qualificato, che non perderanno un posto di lavoro visto che sono già limitati in punti strategici, gli altri se la direzione è quella di non fare nulla si quelli il posto lo hanno già perso per ignoranza loro e dei loro imprenditori, e comunque anche se alla scadenza non smettessero di produrre auto endotermiche i loro posti di lavoro sono spariti comunque perché i costi di gestione sono in continuo aumento e gli stati non potranno tamponare come stanno facendo ora per mantenere i prezzi bassi. Meno lavoro = meno introiti fiscali = meno fondi disponibili = costi di esercizio non più sostenibili si arriverà al default e non ci si potrà più rialzare, e si sta parlando solo della parte economica. La questione ambientale è ancora peggio, ma moglio un uovo oggi che una gallina domani, ma non è così perché oggi non avremo l’uovo e domani non avremmo nulla se continuiamo così.

In genere il pensiero dominante è quello sostenuto dalle lobby, dire che le lobby diffondono fake news è un po’ la realtà alla rovescia, in genere il “complottista” è in netta minoranza rispetto a chi è “allineato” e in questo caso specifico mi pare che il pensiero dominante sia favorevole all’auto elettrica e semmai il complottista rema contro, lo prova il fatto che la tendenza generale va in quella direzione, mi sembra che lei faccia un po’ di confusione

il pensiero dominante è conservatore a prescindere.. cosa ci sarà da “conservare” in Italia dopo 30 anni di decadenza economica,etica,sociale continuata me lo chiedo tutti i santi giorni !

Mi spiace ma la scienza non è democratica : il sale è salato lo zucchero è dolce il motore elettrico è molto più efficente di uno termico ,tranne l’eccezione poco usata in Italia del Coogeneratore ..

comunque non esistono più le mezze stagioni e le auto elettriche le faranno solo i cinesi

Come fai dire che è realtà alla rovescia, quando parlo con persone che sostengono a spada tratta il termico, tirando in ballo scuse assurde neanche fossero soci maggioritari delle ditte di estrazione, raffinazione, e consegna ai distributori, questo perché si fa prima a credere che ragionare con dati tecnici, solo il fatto del efficenza dei due motori dovrebbe fare pendere l’ago della bilancia verso l’elettrica, ma la scusa è se devo fare 3000km su un giorno come faccio, io di norma rispondo con aereo o treno dipende dalla descrizione, o ma non posso perdere una giornata a caricare , e chi la mai persa , dico lo hai sentito che si perde una giornata , e li ma anche su la 7 , in quel momento sorrido e dico caspita la TV spazzatura fa breccia , va be’ tranquillo/a fino al 2050 se te lo puoi permettere viaggi con il tuo bel termico.

Mi sento amareggiata quando leggo che persone di spicco che avrebbero mezzi e modi per arrivare a una moltitudine di persone utilizzano il loro spazio per raccontare inesattezze (perchè voglio essere diplomatica) e citare luoghi comuni per dimostrare che un’opinione personale sia realtà. Il problema non sono i luoghi comuni che l’utente medio su internet interpreta come dogmi, ma la convinzione con cui li accredita e il bigottismo con cui si approccia a chiunque gli fornisca un differente punto di vista e uno spunto di confronto. La cosa che mi amareggia forse di più è l’avere letto nei commenti di questo articolo che delle opinioni espresse con educazione vengano ridotte e minimizzate perchè pronunciate da fan dell’elettrico. Non so che cosa vi aspettaste dato il nome del sito ma, a prescindere da questo, basta leggere un paio di altri articoli per rendersi conto che Vaielettrico è frequentato da diversi tipi di lettori e, tra i commentatori, tanti non sono assolutamente a favore dell’elettrico. Giusto della serie che qui ognuno è libero di esprimere, nel rispetto di se stesso e degli altri, la propria opinione a prescindere dal fatto che diverga con quella dell’articolo. Io mi sento spesso trattare da ingenua e da sognatrice per questa mia passione e per l’entusiasmo che mi contraddistingue e nessuno è ancora riuscito a farmi demordere; penso che un paio di commenti che dissentono su quanto detto da voi non siano così oltraggiosi o gravi.

Purtroppo, Laura, ci sono persone, a vari livelli, che svendono le loro capacità (e dignità) al miglior offerente, guardano solo all’uovo oggi, ignorando o sorvolando colpevolmente sugli effetti collaterali delle loro parole e delle loro azioni.

Nel caso citato, se leggi i commenti vedrai numerosi echi di idee cospirazioniste raggruppate oggi sotto l’etichetta generica QAnon.

Se ti senti trattare da ingenua e sognatrice sei in compagnia delle più grandi donne e uomini della Storia.

Non penso (parlo per me) che vaielettrico.it abbia maglie così strette da escludere il dissenso perché lo consideri oltraggioso, o grave. Il “dissenso onesto”, classicamente, contribuisce alla qualità del discorso, perché obbliga (tutte) le parti a guardare il problema da altri punti di vista.

Se non altro siamo in un certo senso fortunati, vivendo dopo l’Illuminismo, perché abbiamo compreso, come civiltà occidentale, che non c’è essere umano che possegga la verità, ma solo rappresentazioni parziali e incomplete della realtà stessa.

Purtroppo questa “cautela intellettuale” è un passo che molte persone, per vari motivi anche accidentali, non riescono a compiere. Sono persone che purtroppo vivono in un universo monolitico, immutabile, eterno. Fino alla prossima “verità” rivelata loro da qualche ipsedixit come quello citato, il quale a sua volta ripete “verità” di altri ipsedixit (QAnon, ad esempio).

Credo che soltanto quando un commentatore si configura in un molto specifico modo, dopo ripetute sollecitazioni da parte dei moderatori di vaielettrico.it di sostanziare le affermazioni fatte e ottenendo solo “È così!” in risposta, vaielettrico.it censuri. Ma è una censura “antivirale”, non una censura del commentatore.

Chissà perché elettrico richiama sempre all’auto. La mobilità elettrica è l’auto? Ma ne siamo così sicuri? Io continuo a vedere sulle strade e per i percorsi in montagna un popolo sterminato di ciclisti elettrici di ogni età e forma fisica. Loro mi sorpassano e mi guardano con una punta di ammirazione per lo sforzo da purista che sto facendo. I più giovani mi hanno detto che non avrebbero voluto pedalare in elettrico ma una volta provato non si torna più indietro. Nell’arco di poche ore si riescono a fare percorsi che richiederebbero l’intera giornata. Ormai tutte le ditte produttrici ed i rivenditori di biciclette sono elettrificati. Ci sono svariate filosofie sul ciclismo elettrico e sul supporto che deve fornire nella prestazione. Qui in provincia, la bicicletta elettrica imperversa e regna ovunque. Giovani ed anziani, turisti ed impiegati tutti accomunati.

Ricordo che attualmente in Italia,il 15% del kW che metti sulla automobilina è prodotta con il CARBONE ,il 45% con il metano , in estate riusciamo ad avere energia da eolico e solare per un’altro 15% circa ,ed il resto viene importato da altri paesi. Pertanto facciamo un piccolo esame di coscienza e cerchiamo di valutare i dati nella sua interezza.

perché i dati Terna dicono altro

Ricontrolli i suoi dati. Il carbone è solo il 6,2%, le rinnovabili oltre il 42% nella media annua, il gas circa il 45% (qui è corretto) e il resto è importato. Sono dati contenuti in ogni bolletta, anche la sua. In estate sono frequenti le giornate in cui le rinnovabili coprono tutto il fabbisogno elettrico italiano

Beh, sull’ultima affermazione magari le fonti dovrebbe citarle lei perché qui stiamo un po’ esagerando con le boiate….

guarda che son dati Terna, facilissimi da trovare sul web, e di solito sono anche nella bolletta elettrica!

mi sa che le boiate le scrive lei

Che in alcuni giorni d’estate le rinnovabili coprono il 100% del fabbisogno…

Ha ragione, ricordavo male. Il record è del Portogallo che dal 7 all’11 maggio ha coperto tutto il fabbisogno con rinnovabili. E la Germania, il 14 maggio, ha prodotto con rinnovabili il 99,9% del fabbisogno. Fonte: Green.in. In Italia in alcuni periodi (primavera e estate 2020) le rinnovabili sono state la prima fonte, coprendo il 55% del fabbisogno. Fonte: il Sole 24 ore

Alessandro: e io ho sprecato il mio tempo a risponderle? Per quanto mi riguarda addio.

Cosa intende per rinnovabili? Si spieghi meglio, per favore. Secondo lei in estate potremmo spegnere le centrali termoelettriche e coprire l’intero fabbisogno energetico nazionale utilizzando solamente fonti energetiche rinnovabili? Ne e’proprio sicuro? Iniltre le rinnovabili, come le definisc genericamente lei, e’ sicuro che siano a impatto ambientale zero? Una centrale idroelettrica di grandi dimensioni non modifica totalmente l’ambiente circostante? La diga costruita in Cina, ha costretto le autorita’ a cacciare di casa gli abitanti di un’intera regione perche’ il bacino ha sommerso le loro abitazioni, il microclima e’ totalmente cambiato ecc… Un parco eolico non deturpa il paesaggio circostante? E il rumore prodotto dalle pale?

Alla prima domanda: sì si può. Non solo si può, ma inevitabilmente si farà perché l’alternativa, i fossili, stanno fallendo, o crede che i prezzi saranno gestibili fino a quando non verrà estratto l’ultimo barile di petrolio e l’ultimo metro cubo di gas? Per il resto, idroelettrico è impattante ma quello fattibile è già stato fatto, al massimo ci saranno impianti piccoli e meno impattanti. Di scalabilie ci sono principalmente eolico e solare e se crede che siano impattanti rispetto al resto mi arrendo perché siamo oltre l’irrazionalità, ma questo purtroppo è il frutto di biechi opinionisti e politici disposti a tutto pur di sostenere lo status quo. Che per inciso non è più sostenibile. L’unica cosa confortante di questa storia è che alla fine verranno spazzati via comunque e nel modo peggiore, nonostante i danni che stanno facendo.

Comincio dalla fine ponendole due contro domande: le strade, gli elettrodotti, i capannoni industriali, i quartieri dormitorio delle nostre città non deturpano il paesaggio mille volte più di un campo eolico? Due motori a scoppio in funzione non fanno più rumore di una pala eolica? Ma due auto a scoppio trasportano al massimo 10 persone, mentre una pala eolica di 2 MW alimenta i consumi elettrici di migliaia di famiglie.

Le fonti rinnovabili sono fotovoltaico, eolico, geotermico, idrico, biomasse. Possono sostituire interamente le fonti fossili? Si, succede già oggi. Il Portogallo dal 7 all’11 maggio ha coperto tutto il fabbisogno con rinnovabili. E la Germania, il 14 maggio, ha prodotto con rinnovabili il 99,9% dei suoi consumi. In Italia in alcuni periodi (primavera e estate 2020) le rinnovabili sono state la prima fonte, coprendo il 55% della generazione elettrica. Possono essere a impatto zero? Sì: tanto più sarà a impatto zero l’energia utilizzata per produrle ed installarle, tanto minori saranno le loro emissioni. Poi per 30 o 50 anni ci daranno energia elettrica gratuita e 100% green. Quando avverrà? L’Accordo di Parigi ha fissato la data del 2050 per la fine dei combustibili fossili e 197 Paesi del mondo l’hanno sottoscritto perchè hanno valutato che potranno riuscirci. Chi siamo io e lei per dire se sia possibile o no?

buongiorno a tutti. Allora il fatto che il futuro nel 2035 le batterie saranno per il 95% rinnovabili… che le auto elettriche costeranno relativamente poco e accessibili a tutti e la ricarica sarà veloce e facile come fare benzina oggi…. ci posso pure credere. Ma ad oggi la situazione non è così. Leggevo tra i commenti qualcuno che buttava statistiche prese da un sito che affermava che il 52% degli italiani vive in condominio e il 48% in case semi indipendenti e indipendenti. Vuol dire che almeno o quasi una casa su due è una villetta. Ma non è così….. quindi bisogna sempre capire che variabili hanno messo per fare le statistiche che la maggior parte delle volte sono errate. detto questo a oggi comprare un elettrica vuol dire dare una buona parte dei soldi ai cinesi….. che vogliate o no è così purtroppo. e io non intendo finanziare una nazione del genere….. dove diritti dei lavoratori degli animali e rispetto per la natura vengono calpestati in nome della manovalanza a costo zero. Oggi devi avere il fotovoltaico a casa e un bel garage per usufruire seriamente di un elettrica cosa che la maggior parte delle persone non hanno. Per quanto la transizione avvera perché ci sta obbligando l’Europa che si sta inchinando al colosso cinese…… ho ancora diverse remore….. sia per quanto riguarda l’estrazione di materie prime che da diversi siti sembra addirittura più inquinante dell’estrarre petrolio sia per la comodità e velocità di ricarica di un elettrica e la sua autonomia. Quando si parla…. no ma quella macchina arriva a fare 350 km di autonomia….. con un pieno….. si ma fatto in quanto tempo? e 350 km di autonomia purtroppo è poco per chi può permettersi una sola vettura. Ad oggi credo che lelettrico sia una scommessa che forse nel 2030 potrebbe funzionare…. forse. ma ad oggi ci sono troppi vincoli troppi costi iniziali alti….. e quindi non conviene secondo me. per la zuppa di porro…. mi duole ammetterlo ma non ha così torto. sopratutto perché litalia non è in grado da un punto di vista automotive di aggiornarsi in così breve tempo per poter ricollocare quasi 70 mila lavoratori.

quel sito era l’ISTAT, sui dati del censimento. e sì l’ISTAT è solita pubblicare dati sbagliati con analisi sbagliate così tanto per farlo.

avere una tastiera e non saper che uso farne, vero?

il tuo ragionamento è molto diffuso: forse nel 2030 il sistema funzionerà ma oggi no. quindi aspettiamo, e l’Europa è brutta e cattiva perché ci obbliga.

facciamo una similitudine. studente di 15 anni, poco preparato e poco avvezzo allo studio. i dati (nella mia zona cuneese per lo meno) dicono che in determinate scuole impegnative, se studi un minimo, al 99% poi lavori subito una vita conseguito il diploma. ma lo studente è svogliato. non si impegna. è più comodo giocare, ricevere regali in pagella, iscriversi in scuole poco impegnative. arriva comunque al diploma con parecchi regali, incentivi e facilitazioni, e non sa un tubo e non sa muoversi in niente. arriva il diploma.

i suoi amici che si sono iscritti nelle scuole serie trovano lavoro subito e imbastiscono la loro vita. lo studentelli svogliato comincia il calvario dei mille colloqui, e trova solo gli scarti e i posti residui.

vedi tu: come si fa nel 2030 ad avere un sistema funzionante se nel 2029, 2028, 2027, ecc non ci si lavora? la UE magari ha capito che bisogna darsi da fare, mettere una asticella in alto e guardare lì. gli studentelli svogliati trovano e troveranno sempre qualche motivo per protestare, sottrarsi, frignare, opporsi, e qualche adulto irresponsabile che accondiscende pelosamente alle proteste: però poi arriva l’Esame di Stato e il diploma, e dopo sono dolori.

È un bel paragone, forse uno tra i più calzanti che ho letto. La cosa impressionante è che abbiamo le lobby che si stanno muovendo per rallentare il cambiamento che sono un po’ come lo studente svogliato. È un dramma, ma è anche un dramma inevitabile perché non c’è una risposta a una domanda del presidente ANFIA che chiedeva cosa deve fare un’imprenditrice che ha un’azienda che produce serbatoi o pezzi di motori endotermici? C’è un problema di posti di lavoro e di valore dell’azienda che è destinato ad azzerarsi. Non esiste una risposta a questo interrogativo, tranne che dove possibile riconvertire la produzione. Ma non tutte le fabbriche di tubi catodici sono state convertite alla produzione di schermi piatti, anzi temo che solo le più grandi e capitalizzate siano riuscite a fare qualcosa, le altre semplicemente non esistono più. Dall’altra parte non si può sperare che le auto a combustione siano competitive ancora per molto tra prezzi del petrolio sull’altalena e altre problematiche ambientali mai risolte. Presto o tardi i produttori di auto elettriche, così come è successo con le TV, saranno concorrenziali (nell’ordine prima rispetto alle plug-in, poi le ibride ed.infine le termiche pure) e allora non ci sarà più spazio per la vecchia tecnologia più inquinante e costosa.

guarda, concordo, meno che su una cosa: “lobby che si stanno muovendo per rallentare il cambiamento che sono un po’ come lo studente svogliato”

no, secondo me le lobby sono come quei presidi che per accondiscendere gli studenti e avere più iscritti fanno in modo, legalmente, che sia praticamente impossibile bocciare. risultati: la preparazione complessiva scende, gli iscritti nell’immediato salgono, gli studenti diplomati faticano a trovare lavoro, le aziende faticano a trovare gente preparata, si scopre l’inghippo, e intanto altre scuole del circondario più lungimiranti alzano il livello didattico e mandano a ramengo la scuola furbetta, che comincia a lamentarsi per la concorrenza che definisce “sleale”, e gli studenti che restano sono quelli che non hanno alternative al livello misero. il preside si salva cambiando scuola e il suo ciclo ricomincia. i docenti della scuola furbetta restano con poche classi di studenti demotivati e scarsi e non motivabili perché, con pochi studenti, si hanno anche pochi fondi e poche risorse spendibili per migliorare la scuola stessa. il territorio in parte si adatta e scende il livello di competenza delle aziende, in parte delocalizza, in parte lamenta la carenza di gente preparata, e la colpa viene data ai fattori esterni: tasse, immigrati, concorrenza cinese.

Nicola Porro è come quel preside. i docenti contenti della crescita di iscritti, e gli studenti ignoranti e le famiglie che vedono voti alti (ma farlo chi) somigliano ai fan boy di Porro che si leggono qui su Vai elettrico. la scuola lungimirante mi fa pensare agli altri Paesi europei che si fanno da fare e non cercano scorciatoie. la UE mi fa pensare al ministero, che assegna fondi dove merita spenderli (non che sia sempre così, intendiamoci)

pubblico nome e cognome, e lavoro in provincia di Cuneo. chi conosce la zona può agevolmente capire le situazioni che ispirano queste riflessioni.

gli imprenditori auspicano per lo più (generalizzo) una economia di mercato, in cui il mercato si regola da solo, secondo le teorie che negli anni 80 hanno permeato la presidenza Reagan. può piacere, può non piacere. gli stessi imprenditori (generalizzo) auspicano in tempi di crisi l’intervento dello Stato a sistemare i buchi, a sostenere le aziende, financo a fermare l’innovazione (l’elettrico, in questo caso, ma lo stesso dicasi anni fa per la telefonia per dire) per poter salvare i posti di lavoro. in barba al liberismo descritto come un sistema bellissimo che si auto regola.

ora, fatemi capire: dobbiamo tenerci i motori endotermici per salvare i posti di lavoro? cioè, devo spendere di più (perché così è, almeno nel mio caso e di tanti elettronauti) per pagare stipendi di prodotti che non stanno al passo con le esigenze che avanzano? ma allora tanto vale che che pago direttamente quei lavoratori, e chiudiamo l’azienda, costa meno di sicuro!

e allora va bene anche pagare i maniscalchi per cavalli che non si usano più!

non è la.mia visione di vita, intendiamoci. chiedo però la logica che sta dietro lo sbandierare le magnifiche sorti e progressive del libero mercato, finché si vince e il piagnisteo, quando si perde.

È evidente oltretutto che nella maggior parte dei casi i posti di lavoro sono una foglia di fico,.o meglio il grimaldello per salvare le.loro aziende decotte. Ma è corretto il ragionamento che fai, dobbiamo dare soldi alle aziende che fanno tubi catodici per salvare i posti di lavoro? È evidente che non funziona e non potrà funzionare neppure con le auto elettriche. Vale quello che hai scritto sopra, il preside sta promuovendo tutti (vedi Cingolani che dà incentivi a tutti, anche ai termici “con l’insufficienza”) frustrando i primi della classe. E intanto ci chiediamo perché abbiamo l’impressione che l’Italia stia fallendo.

Se un imprenditore non segue il mercato chiude a prescindere, non sarà l’auto elettrica a farlo saltare , ma la sua incompetenza, chi si ferma è perduto, questo diceva mia nonna 40anni fa ? E idem per i dipendenti che quello hanno imparato il primo giorno di lavoro e quello vogliono fare fino alla pensione, la cosa più sbagliata di sempre, l’evoluzione lavorativa e lo studio è fino alla morte.

Alessandro, mi scusi: non le sembra di essere un pochino presuntuoso per potere contestare una indagine ISTAT? Sono tutti dei caproni? Lei in base a cosa dice che non è vero che il 48% delle abitazioni è indipendente o semi indipendente? Ad una sua “sensazione”? Certo, se guardiamo una strada del centro storico di Firenze, son convinto che abbia ragione lei! Ma siccome si parla di dati NAZIONALI…

La questione è sempre quella, già detta tante volte: chi OGGI può passare all’elettrico deve farlo, senza se e senza ma, per permettere a tutti quelli che OGGI non possono di farlo DOMANI al più tardi quando ci saranno le condizioni. Perchè se il 48% dei veicoli fosse elettrico, stia sicuro che le colonnine ci saranno e saranno anche nei distributori al posto delle pompe di benzina, dato che guadagneranno la metà di prima e o si riconvertono o chiudono! E invece assistiamo a quelli (parlo in astratto anche se sembra che risponda a lei) che pur essendo acculturati, pur essendo in grado di informarsi, pur avendone la possibilità economica e pratica, non lo fanno per pregiudizio. Il problema sono loro. Chi può e non fa.

Dimenticavo: dato che ogni anno muoiono a causa dell’inquinamento da trasporto (solo da trasporto) circa 15.000 persone, significa che i potenziali 70.000 disoccupati equivalgono ai morti di 5 anni. Li mettiamo sullo stesso piano?

La grande accoppiata, Mediaset ed i suoi giornalisti politicizzati, per un informazione da sempre corretta, obiettiva….

Nicola Porro appartiene a quella tv che demonizzava i pannelli fotovoltaici. Perché? Perché secondo la loro ricerca approfondita provocano la silicosi essendo costituiti da silicio. Questa è la scienza Mediaset da sempre! Informazione per pecoroni, da sempre.

già! e la rete non dimentica

qui un articolo illuminante sulle stupidaggini che si scrivevano ai tempi dei primi conti energia, a firma Nicola Porro: https://blog.ilgiornale.it/porro/2010/03/20/il-pannello-dei-fessi/

giornalista lui, giornalisti voi: in alcuni (tanti) commenti ho letto “tedeschini vai sulla pagina di porro”: in effetti l’indignato dalle parole di quest’ultimo è il tedeschini, quindi sarebbe stato d’uopo un confronto là. scrivere un articolo qui, ribadendo sempre le stesse cose e sempre agli stessi lettori, quale servizio porta “alla divulgazione della mobilità elettrica” promossa da vaielettrico? direi nessuna. quindi una presa di posizione e confronto anche televisivo sicuramente avrebbe portato di più alla causa.. a meno che non si abbia timore

Tu, caro Cristiano, scordi il celeberrimo aforisma di Arthur Bloch, il quale esortava a non discutere con certi individui.

Tedeschini, come tutti quelli che scrivono si Vaielettrico, non sono in grado di affrontare neppure la segretaria di Porro, figurarsi Porro. D’altro canto questo blog di disinformazione e propaganda elettrica può essere paragonato solo alle pubblicità della Coop o del partito comunista cinese. Solo un manipolo di convinti talebani ecologisti continua a prenderlo sul serio. Mi diverto a distanza di anni a leggerlo ogni tanto per vedere quanto viene puntualmente smentiti in ogni cosa che scrive, dal successo dei modelli VW garantito nei vecchi articoli, all’invasione di polestar e Tesla killers, alle mirabolanti imprese di Nio ed X-penf. Ma la più bella rimane la mega fabbrica di EVs nella Motor Valley ad opera del colosso cinese amico dei comunisti emiliani che nel 2022 doveva dare lavoro a 1000 persone… Complimenti, neanche la Pravda era capace di tanto.

Grazie, l’importante è far divertire il prossimo, in questi tempi così cupi, con la guerra in Europa, è già un grande successo.

Leggo Vaielettrico da anni (e sempre, non ogni tanto). La caratteristica di ogni articolo è sempre stata una ragionevole (a volte più a volte meno) dose di dubbio e critica su quanto accade nel mondo dell’elettromobilità: dal caso Nikola, alla produzione sbilanciata verso i suv, al sottolineare la mancanza di infrastrutture e questo senza rinunciare a difendere quanto di buono porta un’innovazione tecnologica di questa portata. vorrei dirle che quello che fa ridere è lei, con la sua supponenza tipica di legge solo i titoli e salta ai commenti. Purtroppo non mi fa affatto ridere e la invito cordialmente ad andare a leggere “4 talebani e ruote”, rivista in cui si troverà nettamente più a suo agio. p.s. riguardo alla fabbrica in emilia, suppongo si riferisca alla FAW. Non so come sia andata a finire ma era una notizia data anche da organi amministrativi regionali, non era certo un’invezione di Tedeschini. La cosa che mi fa sorridere è il solito appellativo “comunisti”, come se in Emilia ci fosse un solo comunista dichiarato al governo della regione o di qualche provincia. Poi se vogliamo andare per stereotipi beh..Mussolini era emiliano..e anche Gianfranco Fini.. Faccia una capatina nel 21° secolo ogni tanto…sia politicamente che tecnologicamente.

Non scherziamo, Marco: Mussolini era romagnolo, lo dico da emiliano.

Per quanto non abbia grande stima di Porro ho qualche dubbio che il Tedeschini di oggi possa tenergli testa in un confronto, magari qualche anno fa sarebbe stato interessante ma per fortuna o purtroppo oggi un confronto tra i due sarebbe impietoso… tra l’altro Porro lo ha citato nella “zuppa” di oggi, evidentemente è passato di qui anche lui…

Ma che stai dicendo? Vi siete abituati a vedere troppa TV spazzatura. Non si tratta di fare a chi è più figo. Porro rappresenta una fazione ben precisa che si sta adoperando anima e corpo per sopravvivere e che non sopravviverà. L’unico confronto interessante è quello fatto con gli esperti, né con Porro né con Tedeschimi. La differenza è che su Vaielettrico è stato dato spazio a chi la materia la studia da anni, in TV spazzatura primeggiano i mercanti del dubbio, e le menti pigre o deboli abboccando..

Tanto per chiarire: 1- non posseggo un televisore per una scelta ragionata, voglio essere libero da condizionamenti quanto più possibile e lo voglio anche per i miei figli 2- non posseggo un auto, non mi serve,mi muovo a piedi, in bicicletta (rigorosamente muscolare) o con i mezzi a seconda delle situazioni, se ne ho necessità l’auto la noleggio per il tempo necessario e valutando quello di cui ho bisogno, se devo fare 600 km prendo un diesel, se devo muovermi in un raggio limitato un’ elettrica va benissimo 3- non ho nessuna riserva ideologica verso l’una o l’altra come avrò ripetuto almeno venti volte ma qui se uno alza la mano e dice -” scusate non è che magari….”- riceve solo pietre in faccia e viene etichettato come pro termico/anti elettrico 4- sono persona estremamente attenta ai temi ambientali forse più della stragrande maggioranza di coloro che scrivono e commentano qui

Il fatto è che qui non esiste un dibattito civile, ci sono due fazioni contrapposte che citano quello che fa più comodo a sostegno delle proprie teorie e non ascoltano quelle degli altri, se un professionista di un settore specifico parla della sua esperienza professionale è un mistificatore, a mio modo di vedere le intenzioni erano anche buone ma se gli articoli vengono già confezionati con taglio polemico e assolutista è normale che poi nei commenti ci sia la “guerra dei poveri” Personalmente ritengo che andrebbe rivisto un po’ tutto…ma è un opinione personale che vale quello che vale

“Il fatto è che qui non esiste un dibattito civile, ci sono due fazioni contrapposte che citano quello che fa più comodo a sostegno delle proprie teorie e non ascoltano quelle degli altri, se un professionista di un settore specifico parla della sua esperienza professionale è un mistificatore” ma lei non è quello che ha scritto che L’ ISTAT fa “statistiche che la maggior parte delle volte sono errate”? W la coerenza. Addio .

Certo che Tedeschini non potrebbe tenere testa a Porro. Se anche scendesse al suo livello, poi Porro lo batterebbe in esperienza. È innegabilmente un professionista della rissa viscerale monocratica.

No, si sbaglia, non sono io che ho citato l’ISTAT, ci sono almeno altre due persone col mio stesso nome in questa discussione….

…. l’omonimia non aiuta… Se non era lei, mi scusi Tanto l’Alessandro al quale era rivolto nemmeno risponderà.

In pratica stai dando del cretino o dell’incompetente al direttore di questo sito…ok… ma tu e Porro quante riviste o musei di automobili avete diretto ? E soprattutto quanti secondi all’anno perdete per studiare la mobilità elettrica prima di dire cazzate ?

di solito la scienza non ha bisogno di confronti muscolari davanti alle folle. Edison ammazzò pure un elefante pur di sostenere che la corrente alternata era il male assoluto. poi sappiamo chi ha avuto ragione, tra la scienza di Tesla e gli interessi economici di Edison

Andrebbe tutto bene se producessimo energia elettrica dal nucleare come i francesi, ma fino a quando seguitiamo a produrre energia elettica da fonti fossili la trazione elettrica seguita ad essere più inquinante di quella ottenuta con un motore termico, sfido chiunque a fare un calcolo di rendimenti. Non contiamoci poi favole sulle energie rinnovabili, se ricoprissimo tutta l’Italia di pannelli fotovoltaici produrremmo energia sufficiente a sostenere solo il 25% del fabbisogno energetico del nostro sistema trasporti. Il discorso vero è che siamo un paese che non è stato in grado di fare in piano energetico serio ed ora ne paga le conseguenze.

Anche la disinformazione ha un limite, Mario: basterebbero pannelli fotovoltaici sull’1% del territorio italiano non utilizzato per fornire tutta l’energia elettrica di cui abbiamo bisogno. Mettiamoci anche i tetti degli edifici e ne avremo il doppio

Certo, il territorio non utilizzato…. QUALE?? quelli sui pendii delle montagne? ( magari esposti a nord ) e questi pannelli chi li paga? e chi li produce? la Cina con le fonderie a carbone, così ora che si torna in pareggio tra CO2 generata e qualla risparmiata è ora di sostituirli? E poi sarebbe questo Porro che fa disinformazione?

Ogni montagna, se ha una pendice a nord, ne ha una a sud. Ci sono i terreni inquinati, le aree industriali dismesse, i terreni non coltivati e lasciati a pascolo. Più i tetti di 20 milioni di abitazioni, capannoni, edifici pubblici. Ma non starei qui a farci chiacchiere da bar: questi calcoli sono stati fatti da investitori pronti a metterci i loro soldi. E senza chiedere nulla allo Stato, perchè produrre elettricità da fotovoltaico costa molto meno che produrla dal gas (che compriamo tutto da Paesi molto affidabili come Russia, Algeria, Libia). Costruire un pannello fotovoltaico, anche con energia sporca, emette CO2 equivalente a due anni della sua produzione: gli altri 28 sono tutti gratis e a zero emissioni.

Carissimo Massimo Sono per l’elettrico, lo sostengo da parecchio tempo. Ma sfortuna vuole che io lavori parecchio nelle rinnovabili e nel fotovoltaico in particolare. Fra costruzione, manutenzione, revamping ecc, gestisco oltre 100 MW… Le chiacchiere del pendio, devono fare i conti con la fisica (pendenza, vento, natura aggressiva ecc) , con la rete di distribuzione che per quanto capillare non può arrivare ovunque e non può veicolare energie infinite e con costi insostenibili. Le rinnovabili sono peraltro quasi sempre non programmabili. Porro è quello che è ma cerchiamo di dare una forma credibile a questa storia delle vetture elettriche. Senza le fonti fossili, al di là dei mirabolanti numeri, non si carica proprio nulla. Gli italiani non hanno tutti un tetto dove piazzare dei pannelli, un inverter ed un accumulo. E forse non hanno i soldi per farlo. Sarebbe opportuno essere obbiettivi e aprire un varco nel pensiero della gente ma senza sostenere cause impossibili.

@luca anche se lei gestisce impianti fotovoltaici e ne sa sicuramente molto in materia non significa che sia in grado di comprendere cosa è possibile o impossibile fare. Spesso molti problemi sono oscurati da questioni commerciali. A livello di sistema crescere al 100% di rinnovabili è fattibile (basta guardare chi è molto più avanti di noi o chi ha intrapreso la strada per farlo). La nota stonata nel nostro paese è che ormai tutti riconoscono che servano sistemi di storage adeguati, peccato che chi potrebbe e vorrebbe farlo (anche Terna) venga ancora ostacolato a farlo. Direi in linea generale che è molto diverso quello che si fa rispetto a quello che si potrebbe fare, d’altro canto fino all’altro ieri i nostri decisori (politici e industriali) cianciavano di investire ancora sul gas. Ah no, chiedo scusa, mi sto sbagliando, ancora oggi il ministro della transizione ciancia di cose del passato a protezione degli affari della nostra ENI i cui manager lavorano sotto traccia e non per rallentare la transizione.

Terreni non coltivati e lasciati al pascolo… geniale… fanno il paio con gli investitori che han fatto calcoli e son pronti a mettere i loro soldi senza chiedere nulla allo Stato, questi son dei benefattori che “investono” a fondo perduto e regaleranno energia o magari hanno intenzione di farci business? Personalmente mi piacerebbe avere modo di avere una casa indipendente sia al lato pratico che per quanto riguarda il discorso energetico, ma farla così semplice per il fabbisogno energetico di una nazione intera mi pare un pò eccessivo…

Per la redazione ( se non ha visto altro su quel sito ), incollo un altro articolo con tanto di punti salienti https://www.nicolaporro.it/addio-diesel-e-benzina-obbligo-auto-elettrica-cosa-succede-adesso/amp/

Non scrivo quasi mai commenti ma leggo spessissimo gli aritcoli di vai elettrico e soprattutto i commenti. Ringrazio la redazione per la possibilità che da a tutti di dire la propria. Possiedo una city car elettrica dal 2010 (una fiat 500 trasformata dalla Microvet) con cui ho percorso più di 120.000 km per raggiungere il luogo di lavoro e coprire tutti gli altri spostamenti necessari alla routine … attualmente le batterie mi danno ancora circa 150 km di autonomia più che sufficienti per le esigenze della famiglia, tre membri tutti patentati. Quindi ripeto, oltre dieci anni di utilizzo e più di 100.000 km percorsi in elettrico. Per cui è proprio vero, chi compra una BEV non torna più indietro. Quest’anno abbiamo rottamato la vecchia seconda auto e abbiamo acquistato una ZOE … direi che il passaggio è stato stellare nonostante già fossimo contentissimi della 500. Io e mia oglie siamo ipiegati, gli stipendi sono nella media italiana. Viviamo in una casa singola ma facemmo la scelta oltre dieci anni fa di smettere di vivere in condominio e di riqualificare in chiave GREEN (pannelli fotovoltaici e cappotto termico) una soluzione indipendente. Nella nostra casa non bruciamo GAS andiamo solo con l’elettricità dei pannelli fotovoltaici. Oltre a coprire tutti i fabbisogni classici di una famiglia panifichiamo sistematicamente. Al netto dello scambio sul posto spendiamo 100 euro al mese (e non ho ancora installato un accumulo). Non ce ne siamo mai pentiti e non solo per una questione valoriale o di principi che sono quelli che ci hanno guidato inizialmente.

Sig. Giovanni concordo pienamente con quanto da lei scritto. Se riuscirò ad acquistare una abitazione che mi consenta di installare pannelli fotovoltaici con accumulo riuscirò ad essere completamente indipendente. Già oggi, caricando da casa, spendo con la mia Twingo circa 3€ per fare 100 km. Quando riuscirò a sostituire la mia Twingo con una Zoe, o superiore, avrò raggiunto un ulteriore obiettivo a prescindere da tutte le idiozie che si sentono sull’elettrico. Buona giornata e cordiali saluti.

Tutti ad accapigliarsi per questioni ridicole, per chi continua a parlare del futuro dei nostri figli, di un mondo migliore…cito:

Il settore dei trasporti è responsabile di circa un quarto delle emissioni totali di CO2 in Europa, il 71,7% delle quali viene prodotto dal trasporto stradale, secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente

Ci siete? Il trasporto stradale incide per il 71,7% di un quarto del totale, ovvero poco più del 17%, le auto elettriche non sono a impatto zero…quanto possono incidere? Il 7/8 % Ma di che diavolo stiamo parlando? Non vi rendete conto che è una foglia di fico? Che i problemi sono altri?

Ah già, voi volete le fonti: https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20190313STO31218/emissioni-di-co2-delle-auto-i-numeri-e-i-dati-infografica

Ma se esistono diverse fonti che concorrono tutte all’emissioni di gas clima-alteranti, non è sensato lavorare su più fronti per risolvere tutti i problemi? O siamo in grado di gestire un solo problema alla volta?

Io non ho mai capito questa tecnica del benaltrismo, se non per ignorare un argomento che riteniamo di scarso valore. E’ verissimo che le emissioni di CO2 vengono “anche” da altre fonti, nessuno lo ha mai negato qui, ma questo non toglie il problema che 1/5 delle emissioni vengano dai veicoli. Qui su questo sito si parla di mobilità elettrica (e non solo auto tralaltro), in altri siti troverà informazioni sulle riconversioni delle centrali elettriche, l’ottimizzazione dei consumi casalinghi, e via dicendo. Oltretutto, il cambio dell’auto, come l’installazione del fotovoltaico o del cappotto termico o delle pompe di calore a casa, sono attività che i cittadini possono compiere individualmente, quindi sono di più rapida esecuzione piuttosto che ad esempio spegnere le centrali elettriche o riconvertire un’intera industria. Ecco perchè molti lo vedono come un argomento interessante, non c’è da farci politica dietro, c’è solo da agire.

PS1: il 72% del 25% fa 18%, non 8. A lei pare poco il 20%, ad altri no.

PS2: attenzione col benaltrismo, perchè è applicabile a rovescio anche a qualsiasi argomento lei ritenga importante.

Deve leggere con più attenzione, invece di stare qui col sangue agli occhi a replicare senza leggere, io ho scritto “poco più del 17” ovviamente lei arrotonda per eccesso vista la sua missione, il riferimento al 8% era un calcolo meramente ipotetico in considerazione del fatto che non è che la transizione ci porti dal 17 a 0 ma nella migliore delle ipotesi può portarci da 17 a 8/10. Legga con più attenzione prima di rispondere

No Alessandro: la transizione punta proprio a zero nel 2050

E lei davvero crede che nella nostra società dove la parola d’ordine e crescita, crescita e ancora crescita sia realizzabile come obiettivo? Ha una vaga idea di quanti settori produttivi verrebbero annientati, di quanti interessi intaccati, sembra che nessuno voglia vedere la realtà dei fatti, il nostro sistema va sradicato e rivisto, l’auto è la micropunta di un iceberg enorme…

Lei ha linkato un documento ufficiale dell’Ue senza rendersi conto di essersi picchiato la zappa sui piedi. Nel grafico infatti si vede chiaramente che tutte le fonti principali di emissione hanno fatto grandissimi progressi, mentre solo il trasporto emette oggi più che nel 1990. E sbaglia anche pensando che la transizione distruggerà l’economia: l’Europa ha tagliato le sue emissioni totali del 25% dall’accordo di Kyoto (1992) ad oggi mentre il Pil è cresciuto del 61%. Controlli pure

cito dal link che ci hai mandato (peraltro: sacrosanto che si citino i dati):

“Il trasporto stradale è responsabile di circa un quinto delle emissioni totali nell’UE.”

e gli “altri problemi” di cui parli quali sarebbero, che non siano già oggetto di cambiamento? perchè per quanto riguarda, per esempio, il riscaldamento domestico per dirne uno direi che UE e anche Italia stiano facendo, e non poco.

quali sono gli “altri problemi” che non vengono affrontati, secondo te?

“i problemi sono altri” è la definizione di “benaltrismo”. Siccome i problemi sono sempre altri, non occupiamoci di questo. E tutti “gli altri” diranno esattamente la stessa cosa, col risultato che il benaltrismo è il contrario del progresso.

Prendo per buono il suo numero: 8%. Domani un medico le dice che ha una malattia gravissima. Si cura con un medicinale estremamente costoso e con molti effetti collaterali. Ha l’8% di efficacia. Il medico decide di non darglielo, lasciandola morire, perchè “l’8%? Ma di che diavolo stiamo parlando? Non vi rendete conto che è una foglia di fico?”. E’ d’accordo? l’8% è una foglia di fico, è giusto che lei muoia. Perchè con quei soldi si curano “ben altre malattie”.

Ogni anno in Italia muoiono 15.000 persone a causa dell’inquinamento prodotto dal trasporto. Rappresentano il 2,5% di tutte le morti. Anche questo non è un problema e i problemi sono altri? 41 morti ogni giorno, uno ogni 35 minuti, è trascurabile? Allora mi chiedo: perchè preoccuparci degli incidenti stradali, che sono un quinto dei morti per inquinamento da trasporto? Perchè degli incidenti sul lavoro, che sono ancora meno? Perchè occuparci della SUA salute, tanto è 1 su 60 milioni? I problemi “sono altri”. Sono sempre degli altri. Finchè lei o uno della sua famiglia rientra in uno di quei 15.000. Allora diventa un problema suo. Solo suo. Perchè non sarà “degli altri”.

Se per lei sono questioni ridicole, evidentemente non ha figli. O li ha, ma abbiamo una percezione di responsabilità sociale differente. Non la criminalizzo: lei però non ci tratti da poveri illusi, c’è il concreto rischio che sia lei il miope egoista obnubilato “da ben altro” e in scienza (dove vige la sola logica e i fatti e non le opinioni) vige il principio di prudenza

Quando ci vuole, ci vuole.

Anche se non farà cambiare idea all’esperto da bar di cui sopra. Ma magari a qualcun altro che legge i commenti ed è ancora confuso si.

Grazie Endyamar. E’ uno dei motivi per cui replico. Difficilmente fa presa (difficilmente però non significa probabilità zero, la speranza c’è) nel diretto interessato ma forse è la spinta che serve a qualcun altro. Forse. Perchè devono verificarsi tante condizioni contemporanee (sono in AND): – leggere e comprendere (cosa per alcuni impossibile, vuoi per incapacità culturale, vuoi per bias cognitivi così elevati da fargli travisare direttamente quanto letto, una specie di dislessia pregiudiziale) – mettersi in discussione (e questo richiede una cosa che si chiama umiltà: siamo tutti – ovviamente a partire da me – molto presuntuosi) – ammettere di avere sbagliato (e siamo anche tutti molto orgogliosi) – accettare che gli altri possano avere ragione – cominciare a riconsiderare tutte le nostre convinzioni da una differente prospettiva

Sono un po’ scettico, ma qualcuno si ricrede. Ecco perchè “spreco” il mio tempo.

Mi associo e faccio anche la ola.

Provo a seguire il suo ragionamento e mi chiedo come mai non sia uguale per i bronchioli vivere al Passo del Tonale o in centro a Milano. Che ci sia una dipendenza con la concentrazione? Le sanzioni per gli sforamenti sono locali o globali? Ancora…nel primo grafico della fonte da lei citata mi sembra di capire che l’andamento delle curve sia piuttosto chiaro ed una sola è crescente. E neppure sembra che sia l’unica strada che EU stia percorrendo per la limitazione del problema. E’ bello confrontarsi per capire anche gli “altri problemi”.

Esprimere un’opinione diversa in questo Sito è impossibile,si svegliano la mattina già tutti elettrici con la convinzione che l’elettrificazione salverà il mondo. Stanno costruendo un grattacielo su fondamenta di carta pesta. La maggior parte di loro vede l’auto elettrica come una figata che ti fa risparmiare e non come un fatto ecologico, sono in pochi che la vedo sotto il profilo puramente ambientale . Poco gliene frega se chiuderanno migliaia di aziende Ci sono Paesi dove non c’è acqua potabile e si muore di fame….il mondo va a pezzi e noi pensiamo solo a noi stessi…..le terre rare vengono scavate con le mani e in Cina lavorano bambini e qualcuno continua a fare test nucleari!!! Allora di cosa stiamo parlando…credete che in quei Paesi dove c’è miseria gliene importa qualcosa dell’ambiente?…..Se prima non risolviamo questi di problemi si continuerà a morire di cancro anche se guideremo tutti un’auto elettrica!!

I problemi ci sono e si sta cercando di risolverli, ma non ho visto tutta questa indignazione per i disastri causati dal petrolio: mari inquinati, aria avvelenata, entri Paesi come la Nigeria letteralmente violentati con migliaia di morti. Nemmeno per la Val d’Agri, che sta qui in Italia, ho visto tutta questa preoccupazione. Dovremmo indignarci sempre e invece ci svegliamo adesso per l’elettrico, ignorando una differenza: che per le auto elettriche, se volessimo, gran parte dell’energia potremmo farcela da sola con le rinnovabili, invece di importare sempre tutto da Paesi super-affidabili come la Russia.

La cosa che più mi perplime di certi interventi è che hanno tutti una radice di fondo che porta a giustificare lo status quo in nome di un ideale sempre più alto. Oppure come diceva Fabio in altri commenti è sempre una questione di “benaltrismo”. Nel caso del commento sopra abbiamo sdoganato anche il “primaltrismo”. Non serve a nulla fare questo se prima non facciamo quest’altro, e via via discorrendo. Intanto tutto sta fermo e nulla cambia. In definitiva il dramma del pensiero unico dilagante che fa sembrare impossibile fare qualunque cosa è ben rappresentato nel commento sopra.

Mah!….. Cosa ho detto di sbagliato!? Ho detto solo che gli sforzi si dovrebbero prima concentrare lì dove per il nostro cieco volere e benessere sfruttiamo popoli e Pasi portandoli alla fame. Non è che ci vuole uno scienziato per capire una cosa così semplice…….il peggior sordo è colui che non vuol sentire.

l’Europa si avvia verso la Transizione e che transizione sia. Ma avviso un forte senso di raggiro quando vedo che vengono pompate così tanto le auto attuali elettriche ed ibride che fanno parte di questa transizione ora sotto l’aspetto tecnologico (atteso che breve saranno obsolete vista l’uscita delle batterie allo stato solido) ed ora sotto l’aspetto tecnico (Le ibride che già il Parlamento ha bandito). Ma perchè mai devono essere i cittadini a fare da cavia? Perchè il consociato medio deve BUTTARE SOLDI ed accettare condizionamenti nell’utilizzo rispetto alla sua destinazione d’uso in nome dell’ambiente, tutela del mare (evitare disastri petroliferi leggo….) ecc ecc? Perchè non abolire prima il termico rispetto ad attività meramente LUDICHE Faccio di nuovo l’esempio di McGregor ed il suo Tecnomar For Lamborghini 63 bello che sfreccia come tanti nei nostri mari con tanto di video Tik Tok I ricconi possono continuare ad inquinare…..imbrattare i nostri mari, le nostre coste ….perchè essenziale all’indotto nautico?! Noi invece dobbiamo comprare auto elettriche, benchè nel Paese non c’ è una capillarizzazione delle infrastrutture di ricarica tale da evitare di farmi le Pippe mentali su dove andare a caricare la batteria tenendo presente che devo crearmi quella finestra temporale per stare li ad aspettare che si ricarichi come se durante la giornata uno non abbia nulla da fare tra lavoro e gestione figli? – Completassero prima e DAVVERO il percorso di transizione verso l’elettrico. – Che perfezionino prima la tecnologia di queste batterie e mi diano nelle mani del cittadino un autovettura da 500km di autonomia REALE e non sotto la Voce WLTP. – Che aumentassero le misere % odierne di punti di ricarica per numero di abitanti. Dopodichè siamo tutti pronti a passare all’elettrico a tutela dell’interesse collettivo sotto il profilo ambientale. Ci consegneranno alla Cina. Non è una novità.

Altro commento pieno di primaltrismo. Complimenti.

Chiedi cosa hai detti di sbagliato??? Sai cosa c’è di sbagliato? Non certo il concetto che bisogna intervenire su certe piaghe ma il fatto che le si usino cone scuse per poter dire “io non serve che faccio nulla perche PRIMA bisogna fare quello o questo” perchè qyesta è palesemente una scusa!!!! È una scusa perchè si pretende sempre che si guardi nel giardino del vicino e si tengano gli occhi ben tappati in quello proprio… A me hanno insegnato cge se c’è da risolvere un problema che riguarda tutti il primo passo deve essere fare la propria parte e poi si passa a pretendere che anche gli altri facciano altrettanto…. invece il tuo atteggiamento è l’esatto contrario e, sfortunatamente è quello più diffuso soprattutto in Italia… l’atteggiamento che vorrebbe pretendere di fare la propria parte solo dopo che tutti gli altri abbiano fatto la propria…. ma lo capisci che se tu aspetti che una cosa la faccia lrima io ed io faccio altrettanto il finale è scontato e cioè cge nessuno fa nulla utilizzando la scusa “prima lo devi fare tu”

Intanto che i giornali strepitano (può essere un buon segno) e molti si azzuffano, provo a pensare a città e ambienti per i nostri figli, con tanti, tanti veicoli elettrici. .. Chiedevano tempi certi per il passaggio. Ora ci sono…rimboccarsi le maniche, giraffe dal collo tornato corto.

Egregio Tedeschini, non era meglio rispondere direttamente a Porro sul suo forum piuttosto che controbattere qui senza possibilità di contraddittorio? E pensare che sono un assiduo lettore di Quattroruote, anche nel periodo in cui lei era il direttore. Ma forse è proprio vero: per far muovere la barca non serve un valido comandante ma dei buoni rematori. Saluti

Francamente non capisco il senso dell’obiezione: scrivo su questo sito, perché dovrei andare su quello di Porro?

Vedendo il livello di certi commenti che vengono approvati qui, ho la certezza che Porro qui potrebbe controbattere liberamente. Cosa che da più parti invece dicono non sia possibile sul suo blog. Venga lui qui a difendersi, se non bastano i cani di Pavlov.

Provi a commentare criticamente sul Blog di Porro e vedrà materializzarsi la frase “provate a parlare di democrazia in una dittatura o di dittatura in una democrazia”. Io ci ho provato alcune volte: educatamente, con fonti referenziate e non mi hanno pubblicato: ero scomodo e le mie fonti inattaccabili. Qui, su Vaielettrico, purché non offenda qualcuno, pubblicano chiunque. Chi è la dittatura e chi la democrazia?

Io ho l’impressione che si, è vero che qui non si censura nessuno (salvo alcune eccezioni) ma è anche vero che il sito può fare affidamento su un gran numero di supporter agguerritissimi col coltello tra i denti che sistematicamente sviliscono e offendono chiunque provi a proporre argomentazioni che vedono la questione da angolazione anche leggermente diverse dal dogma di fede che il sito propone…di certo molta gente entra qui con un atteggiamento critico a prescindere ma molti fanno osservazioni che meriterebbero una discussione civile e qui è sempre buoni contro cattivi, sinceramente non so quale sia l’atteggiamento peggiore

Tra essere censurati ed essere attaccati ha dei dubbi? Qui siamo su un sito di mobilità elettrica, si aspetta di trovare una bassa concentrazione di favorevoli alla transizione? Sarebbe davvero curioso. Lei ha pubblicato un link con la sua interpretazione, la redazione risponde con altro: se pensa di avere ragione e porta nuove considerazioni, vada avanti. Se non è in grado di opporsi, dato che lei non è certo un “non acculturato”, non le viene il dubbio che forse ha valutato male l’interpretazione o lle altre opinioni? Siamo qui proprio per la dialettica, quella vera.

Con questo commento non fa che confermare ciò che scrivevo, seguo questo sito da qualche anno e commento poco ma lo leggo spesso, io non mi riferisco ai commenti miei ma, più in generale, ai commenti di utenti che portano contributi che non piacciono alla maggioranza degli utenti, è la stessa tecnica del vostro amato Formigli, che invita un ospite che va controcorrente e lo mette in mezzo a 4, 5 ospiti allineati allo scopo di accerchiarlo e delegittimarlo, se per lei questo è meglio della censura buon per lei, io lo trovo altrettanto bieco se non peggio… opinioni…in merito al link precedente io ho posto l’attenzione su un singolo dato numerico, matematico, non suscettibile di interpretazioni, se poi la redazione vuole porre l’accento su altre parti dello stesso documento non pertinenti al mio ragionamento pace, è il loro modo di gestire questo sito, chi entra e commenta sa di prestarsi a un gioco al massacro, il loro scopo è imporre la propria idea, quello di Porro idem, il mio discorso è che la discussione dovrebbe essere un po’ più seria perché il confronto serve a crescere e sparare da una trincea all’altra per me è sinonimo di menti ottuse. Tutto qui. Arrivederci al prossimo articolo…contro chi spareranno i nostri eroi?

Ma quale gioco al massacro? Questo sito si chiama Vaielettrico ed è stato fondato da me e da Mauro Tedeschini, entrambi sostenitori della mobilità elettrica. Non censuriamo gli interventi suoi e di altri numerosi sostenitori del termico. Cestiniamo solo i provocatori seriali e chi persiste a diffonde deliberatamente notizie false, mai prima di averle smontate. Per il resto avremo il diritto di confutare le sue tesi, come lei continua a fare con le nostre?

Cambiate menù, servite qualcosa di succulento. Un commento a questa indagine? https://influencemap.org/report/The-Automotive-Sector-and-Climate-Change-18218

Criticare un articolo di Porro basato su luoghi comuni,citando esempi basati su luoghi comuni , non fa giustizia a nessuno. Citare Olivetti come esempio di azienda non al passo con il progresso e’ una palese falsita’. Questo pone il commento di Tedeschini sullo stesso piano di quello di Porro. Per quanto riguarda Nokia , e’ il classico esempio trito e ritrito per avvalorare la propria tesi , che senza visione del futuro si rischia di fallire. Vogliamo citare prodotti eccellenti e di un ordine di grandezza superiori alla concorrenza di allora, che hanno portato le aziende al fallimento o che non hanno raggiunto il successo meritato? Per restare in tema Olivetti.Non so, magari parliamo di M24? Oppure vogliamo ricordare che l’Olivetti di allora , aveva investito sull’Acorn.Prima azienda al mondo ad aver realizzato un chip Risc (in casa) per il mercato dell’home computing con un rapporto costo prestazioni impressionante? Che successivamente ha dato vita all’ARM Ltd? O magari l’avventura di NEXT computer di Steve Jobs fallita miseramente? Se Porro scrive per luoghi comuni , non e’ che lei debba seguire la stessa strada. Si rischia di avvelenare il dibattito e sminuire il messaggio. Opinione personale s’intende.

L’auto elettrica non fallirà. Magari fallirà qualche azienda, e tante start up mi sembra che non stiano molto bene… Ma l’auto elettrica è una soluzione valida, le batterie miglioreranno, diventeranno più sostenibili ed economiche, le piattaforme stanno già diventando specifiche per l’elettrico…tutto continuamente progredisce. Quello che succederà è che cambieranno le modalità di produzione dell’energia elettrica, cosicché anche l’auto diventerà sempre meno inquinante

Caro Andrea, guardati attorno: sei nel posto sbagliato! Proprio ora sto sentendo in lontananza il suono di un vecchio motore a scoppio con marmitta sportiva, al volante ci sarà un amante della sua vecchia auto, innamorato del “suono” del suo vecchio motore. Ma qui c’è gente diversa, fattene una ragione! Io non vado a scrivere in un sito di amanti dei motori a scoppio che sono tutti matti, rischierei il linciaggio! Secondo me, in questo sito, sono tutti troppo politicamente corretti (non linciano mai nessuno)! ?

Scusa Andrea mi son sbagliato, volevo rispondere ad Apiso! ?

Sottoscrivo il commento. Non so cosa abbia detto Porro ma il commento del giornalista di Vaielettrico dimostra una ignoranza abissale degli avvenimenti nel settore tecnologico degli ultimi trenta-quarantanni. E un sospetto pregiudizio di fondo…

L’esempio nell’articolo è sbagliato, l’ho già scritto in un mio commento, e l’hanno già scritto altri. Ho spiegato anche che la Olivetti è fallita quando sono venuti meno i principi innovatori di Adriano Olivetti e il management è stato sostituito con un management vecchio e stantio con lo sguardo rivolto alle tecnologie del passato anziché a quelle del futuro. Guarda caso con la stessa visione di Porro e di gran parte del management italiano che in questo momento sta utilizzando tutte le energie che restano nel tentativo di frenare la valanga che sta arrivando. Finirà come finiscono sempre queste cose: il mondo non è mai tornato indietro e non lo farà neppure questa volta. Le Nokia falliranno e le Olivetti guidate dai manager sbagliati falliranno, non esiste un epilogo alternativo, non è mai capitato.

La cosa peggiore dell’ elettrico e’ l’estremismo assurdo che lo circonda e i frequentatori di questo forum ne sono un fulgido esempio. Chiunque compri un veicolo elettrico si sente un novello gandhi, buono, ecologista , salvatore del mondo e gli altri inquinatori assassini che con i loro fumi di scarico inquinano il mondo , unici colpevoli di tutti i mali ambientali che affliggono questo pianeta o forse l”intero universo. Cari talebani dell’ elettrico, state tranquilli che il vostro contributo al salvataggio del pianeta e’ pressoche’ nullo, Gaia ci pensa da sola a se stessa come ha sempre fatto, che dei piccoli ometti (me compreso) abbiano la pretesa di salvare il mondo farebbe ridere se non fosse di una arroganza inudibile. Godetevi le vostre macchinine elettriche che passano piu tempo attaccate alla presa della corrente che in strada, e ricordatevi che il solo contributo che fino adesso stanno dando e quello di avere fatto raddoppiare i prezzi di listino, se non volete inquinare andate in bicicletta, abbassate i condizionatori , il riscaldamento e mangiate il giusto senza esagerare.

ma guarda che questo dell’utente elettrico che si sente buono e pure e gandhianp è un film che ti sei fatto tu! francamente non aderisce a nessun profilo di chi comunemente scrive qui ed è possessore di BEV: diversamente, me ne indichi almeno uno?

non è che hai bisogno di un nemico, e se non c’è te lo crei?

e poi: certo che mi godo la mia “macchinina elettrica” anzi, il “frullino” come lo chiamo io. e soprattutto mi godo il risparmio dello scorso anno, oltre 1000 euro, quello di quest’anno…beh! no infierisco, ok? goditi pure il turbo diesel, io mi godo il frullino e 1000euro in più in tasca senza un’ora di lavoro in più

E’ qui che mi incavolo!!! VOI…come già detto….pensate più al risparmio che all’ambiente….Pensate all’auto elettrica come una gran figata che faccia risparmiare….il risparmio deve essere solo una conseguenza e non la ragione primaria!!!

E rimaniamo sempre con la nostra vecchia mentalità e poveri di orizzonti.

Bravi, tutti a discutere dei vantaggi e svantaggi dell’auto elettrica o del motore a combustione interna. Nessuno ha colto che la decisione di passare all’elettrico nasce da un’imposizione degli eurocrati di Bruxelles, non dai progressi del motore elettrico. Progressi che non esistono perche, se ci fossero, la gente sarebbe già passata spontaneamente all’elettrico senza aspettare gli ordini di mammina Ursula dal Quarto Reich.

Progressi nell’elettrico ci sono continuamente, direi quotidianamente. E visto che lei non fornisce dati a supporto della sua tesi, non li fornisco nemmeno io!

E allor se ci sono che bisogno c’è degli Illuminati di Bruxelles che ci impongono cme dobbiamo o non dobbiamo vivere? Il punto non è elettrico k diesel ma autodeterminazione o schiavitù.

Nasce dal fatto che la crisi climatica sta diventando importante e peggiora più velocemente del previsto.

I politici che frenano sono quelli che ricevono amicizia dall’indotto del petrolio.

I posti di lavoro dell’indotto dell’auto termica sono solo uno specchio per le allodole.

Se (proprio questi politici) avessero avuto a cuore i posti di lavoro non avrebbero agevolato anni fa il trasferimento del tessile nei paesi emergenti con leggi su misura, ma il tessile purtroppo non generava royalties ed altro.

Giusto questa mattina su La Stampa è comparsa un’intervista (ovviamente molto zerbinosa) a Salvini in cui ripete per filo e per segno tutte le affermazioni che sentiamo da Giorgetti e leggiamo anche qui nei commenti. Le batterie in mano alla Cina, i posti di lavoro, ci sono sistemi alternativi…

Mi fa arrabbiare, o deprimere forse, leggere di gente che vede complotti e macchinazioni ovunque scoperte da improbabili guru di internet al grido di “svegliaaaa” o “noncielodicono”, e poi le lobby che si muovono alla luce del solo vengono pure osannate: Salvini che va in giro con la maglietta di Putin (quello che a noi vende i combustibili) e prova ad organizzare un viaggio a Mosca in piena guerra, il suo ministro che continua ad attaccare le auto “non a petrolio”, e il giornale da sempre vicino agli Agnelli che rilancia tutte le loro sparate. Tutto alla luce del sole, senza scomodare il Bildemberg o i rettiliani.

Ps, su “le batterie sono in mano alla Cina” io leggendo proprio i dati postati da Enzo in un altro commento qui sotto questo monopolio non lo vedo. Certo, ne producono molte, ma non tutte. Usando gli stessi numeri dei primi 6 produttori (84% del mercato), catl e byd sono cinesi, per un 41% totale. Tanto? si, ma il 30% è coreano, il 12% giapponese.

Scusate, ammetto istantaneamente di non aver letto nessun commento riguardo a questo articolo. Ma posso tranquillamente ammettere che il signor Porro , sul suo blog, semplicemente non pubblica commenti garbati ma scomodi, con questo, mi pare di aver già detto tutto per quanto mi riguarda, questa volta permettetemi di dirlo, PJNTO!

Ho letto alcuni commenti e .. ho deciso di non commentare. Mi fa male alla pressione arteriosa e alla fiducia nell’umanità.

Che dire, per fortuna ci siete voi

So’ stato folgorato: era invidioso del gran successo di Formigli.

Minestrone di bugie…. com’è che si dice? Il bue che da del cornuto all’asino? Credo che in sostanza siate in buona fede tanto voi quanto Porro, si tratta solo di cieco idealismo, siete tutti convinti di dire il vero e non ascoltate nulla che non vi piaccia….ed ora scusate che devo andare sul mio yacht con la mia nuova Tesla…perché io sono green…

Ah, ecco, dicevi cose da marziano perché sei un omino verde!

Mi sa che le balle le raccontate voi, andate a studiare un po’ come è con cosa si fa un’auto elettrica e come si gestisce il ciclo attivo e passivo della stessa e poi ne riparliamo.

gentilissimo, ci potresti indicare le fonti sulle quali hai studiato? intendo: articoli scientifici pubblicati, testi di elettromagnetismo, testi di macchine elettriche, studi e report sugli impatti della produzione industriale e sulla produzione delle batterie.

se potessi evitarci i video della terra piatta e dei motori a energia infinita sarebbe poi perfetto.

siamo qui in attesa: mi raccomando, roba seria, tosta, che smentisca per davvero

Anche tutto ciò che derivava dall’amianto fu spacciato per qualche decennio come soluzione miracolosa. Poi…. Ergo, il tempo dirà chi ha visto giusto e chi ha solo fatto marketing e bieco consumismo.

Ma quando lo sapremo, sarà già troppo tardi

Ok, ipotizziamo che abbiamo studiato. Adesso di cosa riparliamo? Argomentiamo?

PS: cara redazione, io sono sempre più convinto che l’insulto non possa essere l’unico criterio per moderare i commenti.

E quali sarebbero gli altri criteri?

Portare argomenti a sostegno delle proprie tesi ad esempio, invece di buttare lì sempre le solite bufale trite e ritrite, a cui poi altri perdono tempo ogni santa volta a rispondere.

Immagino si riferisca ai ricavi ed ai costi per sostenerli.

Ciclo attivo e passivo di un’auto elettrica? ma di cosa parli? hai preso 2 termini a caso e li hai usati in un commento.

Immagino si riferisca ai ricavi ed ai costi per sostenerli. Che si spieghi meglio.

Commento perfetto. Chiaro che se un blog si chiama Vai elettrico non può altro che dire bene delle auto elettriche. Ma le batterrie? Con cosa si fanno e come si smaltiscono dopo? Per produrre la corrente necessaria, pale e pannelli non bastano, ci vuole sempre il gas o il carbone. Quanto tempo ci vuole di ricarica? Un viaggio da Trieste ad Agrigento rischia di durare 2 giorni. Amen

Amen lo dice il papa. E nessun altro, almeno su queste pagine.

L’ articolo 21 non vale per queste pagine?

L’articolo 21 lei non l’ha mai letto. Lo faccia ora: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria [cfr. art. 111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo d’ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

Dove vede scritto che chiunque ha diritto di scrivere quel che gli passa per la testa sule pagine altrui?

Essendo un blog pubblico chiunque è libero di dire la sua.. Quindi massimo degli esposti, o lo fa circolo chiuso e fate entrare solo chi passa i 20 esami standard, oppure la pianta che le pagine non sono “sue” . Questo è

No caro, le pagine sono proprio nostre. Noi le abbiamo create, noi scriviamo gli articoli che lei si diverte a sbeffeggiare, noi rispondiamo penalmente di qualsiasi violazione della legge sulla stampa. Mi dica dove l’articolo 21 ci obbliga a pubblicare i suoi commenti. Dovrebbe invece apprezzare la pazienza con cui li infliggiamo ai lettori interessati a discutere seriamente di mobilità elettrica. E a volte, perfino, perdiamo tempo a risponderle nel merito. Non so fino a quando.

Beh Massimo, amen (più un Requiescat in pace) possiamo dirlo anche noi per certi poveri neuroni di taluni personaggi.

Ufff! Ma perchè non prova anzichè chiedere sempre e poi non fidarsi? Se per ricaricare per tutto il viaggio servono 3 ore, secondo lei il tempo è raddoppiato? Che palle!!! scusate, eh! Eppoi da Trieste ad Agrigento c’è sempre il treno e/o l’aereo. Costa pure meno.

Se vai da solo si. Se ci vai con moglie e due figli risparmi? È sicuro? Siamo in Norvegia con um reddito pro-capite di 100000 euro o in Italia che continuamente si tiramo fuori a sproposito treni ed aere? Poi un’altra cosa: se uno deve spemdere 40000 euro per una bev di segmento C per poi prendere aereo o treno, cosa li ha spesi a fare.

Eh? Cioe se uno ha comprato un’auto poi è obbligatorio usarla sempre? Ma che teoria sarebbe? Ma se invece compro una ICE da 100.000€ poi devo anche dormirci dentro per giustificarne l’acquisto???

Per ogni singolo viaggio uno calcola quale mezzo di trasporto è conveniente per costi, tempi, relax, o qualsiasi altro parametro. E il treno oltre una certa distanza vince sempre, sia per tempi (certi oltretutto, perché non c’è traffico) che per costi. Oltre il fatto di poter fare altro mentre altri guidano per noi.

In effetti, potrebbe venire da pensare che per tanti, potrebbe essere molto piu’ conveniente dotarsi di mezzi tipo la Citroen Ami:

Se abiti in citta’ copre il 90% e piu’ delle necessita’, e con il risparmio su prezzo di acquisto e gestione, ci si coprono i costi di treni e affitti brevi per 15-20 anni…

Le batterie sono le stesse che lei ha nel telefono, nel computer, nel tablet, nel telecomando del televisore, nel roomba. Si è mai posto il dubbio di come le fanno? E come le smaltisce lei? Non le butta rozzamente nel rifiuto secco vero?

Probabilmente utilizza la batteria a limoni e le butta nella cart…ehm umido.

Termica: 17 ore con tirata unica. EV: 21 con le soste per le ricariche. Visto che con la termica 1600 Km di autonomia non li ha si dovrà pur fermare per un paio di rifornimenti ed a mangiare.

Orientativamente la differenza è di circa 2 ore, supponendo di non dormire ovviamente, per me è più che accettabile.

17 ore continue vuol dire partire alle 5 e arrivare a mezzanotte almeno, in condizioni ideali di traffico. Non escludo che ci sia gente che lo faccia veramente, magari per risparmiare i costi di una notte in hotel mentre al sud ha la casa di proprietà, ma adesso onestamente, è il caso? Imponiamo ai camionisti limiti orari giornalieri, e poi abbiamo degli zombi alla guida? A me paiono esempi buttati li a caso solo per insistere su questo falso problema dell’autonomia.

Su questo sito non hanno mai detto che fare auto elettriche sia green, anzi. Nel lungo periodo un’auto elettrica recupera ampiamente rispetto ad un’auto endotermica il suo inquinamento, e parla uno che ha un’auto tutt’altro che green, ma che di sicuro è più obiettivo non vede solo una voce, e non si butta a scrivere tanto per scrive rompendo le scatole. PS. ma a voi che ve’ ne viene in tasca ? Intanto incominciate a portare le giuste argomentazioni dimostrando le vostre tesi, e poi ne possiamo riparlare.

Cari redattori di Vaielettrico andate sul forum di Porro a controbatterlo colpo, su colpo.

E’ sicuramente un forum finto (con gente che scrive a comando) ma perlomeno andate ad evitare che chi per errore ci capita assorba quel minestrone.

In realtà Porro è molto più seguito e credibile di Vaielettrico ed a sostegno di Porro vi sono le pessime esperienze di chi ha comprato una EVs e si pente amaramente. Porro dice il vero, regalare posti di lavoro alla Cina è sensato solo se sei burattino dei cinesi. Le EVs sono giocattoli costosi, complicati ed inaffidabili, senza ecosistema e che prodotti in Cina ed alimentari col nostro mix di risorse inquinano di più delle ICE, creano schiavitù in Africa e Cina, procurano disastri ambientali peggiori di gas e petrolio e aumentano la povertà dell’occidente. È una scelta perdente voluta da corrotti o semplici imbecilli . Chi è per le EV cinesi è un criminale e si deve dire chiaramente, foraggia una dittatura militare repressiva ed aggressiva.

si… si… la terra è piatta, il riscaldamento globale non esiste, il nucleare è pulito e cicciolina è vergine. Così le abbiamo scritte tutte …

“Le EVs sono giocattoli costosi, complicati ed inaffidabili, senza ecosistema ”

ne hai una? ne hai mai guidata una? io ho una Zoe da un anno e mezzo, ricarico al 50% da solare, mai avuto un problema finora. nel 2021 ho risparmiato 1100 euro netti rispetto alla mia Fiesta 1.5 TDI di prima. nel 2022 andiamo verso 1900.

recupero il plus di costo iniziale in 4 anni. poi è una pacchia, perché se mai capitasse con un po’più di impegno posso arrivare a 100% sei ricarica solare. ah, l’impianto FV non me lo ha regalato la cicogna, ho fatto un business plan e si è ripagato da sé.

sicuro di quel che scrivi? perché i gusti sono gusti, ma che siano inaffidabili e inquinanti e costose puoi dirlo al bar, non qui dove ci sono persone con una vita normalissima da classe media con stipendi sotto i 1600euro al mese (sono un insegnante)

Se uno non ha garage? se uno non ha una villetta per mettere i pannelli? ovvero parliamo del 98% della gente che vive in citta’? ti rendi conto che la TUA situazione in italia e’ un’eccezione e non e’ la regola?

Tu dici? I numeri dove li hai presi?

Io ne ho letti di diversi, ma magari sbaglia Eurostat: https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Archive:Housing_statistics/it&oldid=498660#Tipologia_di_abitazione

Specificatamente: https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=File:Distribution_of_population_by_dwelling_type,_2018_(%25)_SILC20.png

Il 52% di tutta la popolazione italiana vive in appartamento. Ovvero, il 48% vive in case indipendenti o semi-indipendenti. Ovvero, tipicamente, dotate di tetto e garage ad uso esclusivo.

E tu pensa, potrebbe capitare che se tutte queste case avessero il FV, i loro eccessi di produzione potrebbero essere consumati dalle altre tipologie di casa.

Quindi si impone a tutti l’auto elettrica che può essere gestita in maniera umana dalla minoranza della popolazione? L-auto elettrica rappresenta l’ultima frontiera del classismo e lo posso dire forte visto che nell’azienda dove lavoro, un complesso da oltre 3000 posti di lavoro, le ricariche elettriche sono ad uso esclusivo del management.

@Carlo ha provato un’auto elettrica, o si fida dei commenti di altri scettici che a loro volta non l’hanno mai provata? Funziona esattamente come un’auto classica, ha un volante, due pedali e tutto il resto, e si carica collegando un cavo come un telefono. Non capisco quale scienza occulta sia necessaria per usarla. Ci sono limiti di gioventù? Assolutamente, ma l’evoluzione è continua e la “tremenda imposizione” arriverà tra 13!!!! anni, quando l’autonomia sarà molto maggiore, i costi più bassi, e la facilità d’uso ancora maggiore. Nessuno sta per venirvi in casa per puntarvi una pistola alla testa e obbligarvi a cambiare l’auto domani, rilassatevi un pò.

Vedo che nella foga di dimostrare che ho torto non ti sei neanche disturbato a leggere cosa ho scritto. In particolare la parte “che vive in citta’”. Riprova e controlla.

E basta con questa tiritera che nessuno in Italia ha un posto auto e che tutte le auto sono pemarcheggiate in strada…. Questo è solo quello che volete credere voi perchè vi da comodo…. Come sempre sono i numeri che dicono la verità e c’è chi i numeri li conta per lavoro….

http://dawinci.istat.it/MD/dawinciMD.jsp?a1=m0I040WI0&a2=mG0Y8048f8&n=1UH90009OG0&v=1UH0LV09OG1000000

Va bene il censimento dell’ISTAT cone prova che chi ha un posto autoè la stragrande maggioranza in Italia??? Dividendo il numero di chi non ha un posto auto rispetto al totale il risultato è chiaro e cioè 2 italiani su 3 hanno un loro posto auto privato…. altro che un eccezione!!!!!! Il fatto che la auto parcheggiate in strada le vediamo tutti mentre quelle nei box o comunque in luoghi privati non sono a vista non fa si che una minoranza diventi maggioranza.

Il fatto che non sai leggere pero’ e’ palese. Io parlo di chi vive in citta’. I garage sono pochi, molto spesso l’impianto elettrico nei garage e’ progettato per far funzionare una lampadina o al massimo un trapano, di sicuro non per ricare un’auto elettrica.

hai ragione !!! pensa che idioti i politici di 130 anni fa che non hanno contrastato l’automobile ! non c’erano distributori, strade asfaltate, elettrauto, meccanici…con tutta quella biada per cavalli e asini sprecata. Follia imbarcarsi in quell’avventura…infatti andiamo tutti ancora a cavallo

Non mi risulta che abbiano vietato ai cavalli di circolare, pero’. Ne che ci fossero incentivi per comprare un’auto. La superiorita’ dell’auto sul cavallo era tanto evidente da non richiederli. Invece l’inferiorita’ su n parametri dell’auto elettrica e’ tanto palese da doverne forzare l’acquisto, altrimenti non se le compra nessuno.

@Fabio se per questo i cavalli non stavano neppure lontanamente diventando un problema di proporzione globale.

Fabio 13 Giugno 2022 at 14:52 Neanche le auto a combustione mi risulta che siano vietate. Subito no ma son trent’anni che per vendere auto a combustione mettono incentivi e esenzione bollo. Per la superiorità La prima il costo di gestione termica in 48 settimane 2.860€ Elettrica in 48 settimane 264€ e solo il tragitto casa lavoro. Seconda CO2 e Box PM10 PM5 e PM2.5 risparmiati solo ne transito. Terzo risparmio energetico per la produzione anche se tutti i contro dicono che costruire un elettrica inquina di più, ma ci dimentichiamo una coda molto importante un migliaio di pezzi in meno e fatti in fusione ( aziende energivore ) poi c’è da mettere in contatto la filiera del greggio fino alla pompa, e ci sono ancora altri punti ma per ora basta questo per vedere il vantaggio comune.

“Se uno non ha garage?” si fa un foglio di calcolo e valuta se l’auto elettrica gli conviene lo stesso o meno. probabilmente no, oggi.

“se uno non ha una villetta per mettere i pannelli?” si fa un foglio di calcolo e valuta se l’auto elettrica gli conviene lo stesso o meno. probabilmente no, oggi. OPPURE partecipa a una CER, una comunità energetica: i panelli non li ho io, li hai tu, e il resto te lo approfondisci da solo.

“ovvero parliamo del 98% della gente che vive in citta’?” allora, in Italia 51mln di abitanti vivono in città (fonte: ISTAT) il 98% fa 49,98mln. quindi 49,98mln di abitanti NON hanno garage oppure (OR inclusivo) non ha fotovoltaico, secondo la tua indicazione.

Non so agevolmente stimare quanti impianti fotovoltaici privati esistano in Italia e quante villette ci siano e quante villette sprovviste di fotovoltaico.

Gli abitanti che dispongono di box privato in Italia sono 7074609 (fonte: ISTAT), arrotondiamo a 7mln.

il parco auto circolante in Italia è pari a circa 39mln (incluse i mezzi aziendali). Quindi il 18% circa delle auto circolanti ha il box auto. in realtà è molto maggiore per via delle flotte aziendali, che ovviamente hanno il “box auto” nello stabilimento stesso. Non sottilizziamo, tanto si sta larghi lo stesso.

Quindi il 18% circa delle auto circolanti ha il box auto. Contro il 2% che hai indicato tu. Se uno ha il box auto ha sicura convenienza con l’elettrico e percorrenza sotto i 60km al giorno (basta fare i conti, elementari, al prezzo del gasolio dello scorso anno): una auto elettrica medio piccola come la Zoe si ripaga in 5-6 anni al prezzo dei carburanti 2021, ai prezzi attuali in meno tempo. Se uno ha il box auto E anche la possibilità del fotovoltaico il rientro combinato di auto elettrica e installazione fotovoltaica dipende da zona a zona, ma resta intorno ai 5 anni. Se uno ha solo il fotovoltaico…faccio fatica a immaginare che non abbia un box auto su una casa indipendente in cui ha piazzato i pannelli. Se così fosse, stia senza elettrico per ora.

Come vedi le argomentazioni sono basate su numeri e fonti (vuoi anche i link ai dati ISTAT o te li cerchi da solo?), non sono (e nemmeno gli altri utenti, in genere) un talebano dell’elettrico, e non vado per affermazioni apodittiche universali. Semplicemente mi faccio i calcoli, i “conti della serva” li chiamavano un tempo.

Attendo e attendiamo i tuoi, così da portare avanti un confronto anche serrato ma fatto di affermazioni verificabili non le sparate da bar prive di costrutto come fa Porro nel suo articolo.

su su, porta numeri e dati!

Per lei è normale imporre per legge una mobilità elettrica che è gestibile solamente dal 33% della popolazione? Avete detto che basta con questa storia che mancano i box privati e di portare dati. Bene i dati li avete portati voi e sono impietosi altro che mancano solamente nelle grandi città. Vada nei centri storici dei piccoli paesi e veda quanti garage sono disponibili. La verità è che quello che va bene per voi deve andare bene per tutti e se la maggioranza della popolazione non potrà gestire l’auto elettrica se non a fronte di enormi sacrifici e cambi di abitudini non ve ne importa proprio nulla. Alla faccia della democrazia.

E niente, pare che saper leggere su “vai elettrico” sia un optional per i talebani dell’elettrico. Te lo riscrivo qui, cosi ‘ magari capisci “per chi vive in citta’”. E oltretutto, come ho scritto in un post successivo, nei garage attuali l’impianto elettrico non e’ progettato per dare 3 kwh a tutti, e’ fatto per far funzionare una lampadina o un trapano, di sicuro se 20 garage condominiali succhiano tutti 3kwh, totale 60 kwh, il contatore salta al secondo che fa partire la ricarica. Se poi e’ troppo difficile parto con i disegni.

@Fabio o forse è meglio chiedere a un elettricista qualificato.

“le pessime esperienze di chi ha comprato una EVs e si pente amaramente” E già qui fa ridere, dato che la quasi totalità di chi ha comprato un’auto elettrica non torna indietro, come dimostrano i dati raccolti da decine di enti indipendenti e di case costruttrici. Il resto, poi, è la solita serie di assurdità senza alcuna base solida o prova scientifica. Insomma, non sai proprio di cosa parli: ti consiglio di andare a informarti prima di scrivere frasi ridicole e prive di senso (per esempio a me fa molto ridere quella dell’inaffidabilità delle auto elettriche).

allora leggiti Porro e non perdere il tuo prezioso tempo a leggere cose inutili qui

Se c’è qualcuno che pentito di aver comprato una EV, io sono disposto ad acquistarla, tanto per fargli un favore! Ma scusate, che colpa ne ha la EV se è prodotta in Cina? La colpa è nostra e di chi non investe sulla ricerca e sviluppo in Italia! come se noi italiani non non fossimo in grado di costruire auto elettriche! La colpa è di chi ha fatto chiudere le fabbriche italiane ed ha fatto sì che venissero spostate in tutti gli stati del mondo, tranne che in Italia! Viva la globalizzazione, così Dipendiamo dal mondo intero! In Italia compriamo dall’estero anche l’energia elettrica! Quando potremmo utilizzare il sole che la natura ci ha donato gratis! E va bene, abbiamo buttato anche il latte italiano per comprare quello europeo! La EV non c’entra niente!

e ora, SCATENATE L’INFERNO!! ????

Che l’auto elettrica sarà il grimaldello per far recuperare alla Cina competitività sul settore auto però è vero.

La Cina ha diverse freccia al suo arco: – migliori contratti per accesso alle materie prime – prezzi di manodopera più bassi

In generale ormai tutte le produzioni si sono spostate in Cina per i minori costi di produzione e i minori controlli su inquinamento e operato dell’azienda, produrre lì è più facile e tutto si produce lì. Restava fuori dal giro la produzione delle auto perché il know how dell’auto termica era inarrivabile per loro ma soprattutto perché la Cina è specializzata nella produzione low cost e non quella iper tecnologica. E il problema con l’auto elettrica è quello: non serve chissà quale competenza, servono solo investimenti e si parte. Un motore elettrico è semplice, le batterie le compri fuori (anche Tesla le sta comprando da BYD e da CATL, entrambe cinesi), devi solo assemblare e questo i cinesi lo sanno fare, così come il firmware/software.

Oggigiorno, se i cinesi riuscissero a stare dietro alla domanda (e per nostra fortuna hanno ritardi anche loro), avrebbero già invaso l’Europa con le loro auto elettriche low cost. Dovendo passare ob torto collo all’elettrico, perché dovrei affidarmi a un produttore italiano quando c’è uno cinese che mi costa la metà, va uguale e mi dà la stessa garanzia o superiore? Non c’è più quel timore sull’affidabilità tipico delle auto a benzina, qui vale il contrario, i cinesi sono più avanti dei costruttori europei.

Non a caso ieri la UE ha provato a far passare un emendamento che tassasse i prodotti fabbricati in Cina in modo inquinante (qualcuno ha detto batterie elettriche cinesi?) ma non è passato l’emendamento quindi ad oggi le batterie che costruiremo in Europa rispettando gli uccellini e i fiorellini non saranno economicamente competitive.

La Smart #1 sarà prodotta in Cina e così tanti auto e modelli di altre case.

Si fa sempre l’esempio di Nokia ma è un esempio sbagliato. Il posto di Nokia l’ha preso Apple, è lei la nuova numero 1, morto un re se ne fa un altro. I soldi di Apple restano negli USA ma dove ce l’ha la produzione Apple? In Cina. E anche Nokia, se fosse sopravvissuta al “nuovo che avanza”, avrebbe dovuto trasferirsi in Cina.

Se è un invito a lasciare la corsa perché quello che nessuno conosceva è più avanti di tutti, non mi associo. de Coubertin si rivolta nella tomba.

Se è un’eccezione alla amata competizione economica/tecnologica, perché quello che parte svantaggiato questa volta siamo noi, non la accetto. La NASA ha dato fondo a tutti i suoi talenti, compresi quelli importati dalla Germania nazista, quando Gagarin è andato in orbita.

Se è un invito a copiare e migliorare la tecnologia cinese, come ha fatto il Giappone medievale emerso dai bombardamenti nucleari, allora mi pare una sfida che dobbiamo accettare.

Se era solo un “Aiuto, aiuto!”, be’ chi si ferma (al diesel) è perduto.

Io non ho voluto lanciare proposte o soluzioni, mi limito a dire che una piccola parte di ciò che dice Porro non è campata in aria, di fatto quest’ultimissima parte della produzione, oggi patrimonio europeo, rischia di finire … come Nokia, con la produzione tutta dislocata in Cina per i motivi che ho detto.

Con tutto ciò che ne comporta: non solo la perdita di eccellenze e pil qui in Europa ma anche un rischio di dipendenza geopolitica non da poco (e non tocca a me ricordare i rischi di escalation che corriamo per Taiwan se USA e Cina dovessero finire ai ferri corti già per la fine di quest’anno).

L’Europa ha voluto mettere una bandierina, l’auto elettrica è un simbolo e il messaggio che ha voluto dare è che non è disponibile a tornare indietro, non importa per chi non ce la fa. NON DICO CHE E’ SBAGLIATO, non esprimo giudizi. Però chi dice come Porro che il rischio di regalare anche quest’ultimo ambito produttivo ai cinesi (sarebbe stato meglio dire all’Asia) è alto, molto alto.

Basta vedere il mercato dei produttori di batterie: CATL 32.6% LG 20.3% Panasonic 12.2% BYD 8.8% SK On 5.6 Samsung SDI 4.5% etc. etc.

Europa e USA assenti. Dire che nel 2035 ci sarà lo stop delle auto a benzina significa che dipenderemo da questi signori qui, a parte una produzione locale che bisognerà però nel 2035 vedere che prezzi ha, che tecnologia offrirà e se sarà partita …

Infatti, i Nokia non furono banditi dalla Comunità europea, ma travolti dal mercato. E’ esattamente quello che succederà alla filiera automotive italiana se continuerà a pensare di fermare il treno dell’elettrificazione stendendosi sui binari.

Enzo ad oggi la stragrande maggioranza fi batterie vengono prodotte in Cina? Si! E come mai? Forse perchè loro sono fortunati ed erano gli unici ad avere nel loro suolo ke materie prime? Forse perchè sono gli unici ad avere le conoscenze tecniche per farlo? Nessuna delle 2 cose!!! Le materie prime che usano sono per la stragrande maggioranza fuori dalla Cina, le hanno semplicemente comprate per 4 soldi perchè a noi europei non interessavano essendo troppo occupati a mangiare dal fossile…. La tecnologia i cinesi da sempre la importano e non la insegnano ed anche sulle batterie è lo stesso… siamo noi che gli insegnamo come si fanno loro si limitano ad eseguire…. in sostanza oggi loro hanno il monopolio della produzione di batterie perchè noi glielo abbiamo regalato quindi non percepito loro ma ler demerito nostro che abbiamo sotterrato la testa sotto la sabbia per ignorare il progresso… eravamo troppo impegnati a difendere i profitti sul petrolio…. ed ora vorresti usare questa scusa per regalargli anche il mercato delle auto elettriche??? Vuoi continuare a nascondere la testa sotto la sabbia e non vedere che il futuro sarà quello a prescindere da se l’Europa punta sull’elettrico o meno? Io direi che errare è umano ma perseverare sempre sullo stesso errore è da deficienti… Poi tu immagini un futuro dove per forza la Cina avrà vita naturale durante il monopolio sulle batterie ma non tieni conto di un piccolo particolare… Le batterie al contrario del petrolio si riciclano!!!! Con il petrolio la dipendenza dal mondo arabo/russo è assicurata vita natural durante perchè tutto ciò che acquisti dopo poco se ne va in fumo, nel vero senso della parola purtroppo…. Invece con le batterie già oggi, non fra 100 anni, si recuperano il 95% dei materiali che tornano come nuovi, cioè sono perfetti per produrci nuove batterie…. perciò il problema della dipendenza dalla Cina sarà a lungo termine solo se noi decidiamo di farcelo diventare perchè in realtà delle materie prime ne servono tante solo per la “prima generazione” di batterie… una volta che hai acquistato una batteria e l’hai portata in territorio europeo anche se non hai a disposizione una cava con quella batteria, quando sarà da riciclare, ci fai nuove batterie senza che la Cina ti debba fornire granché… perciò le batterie che acquistiamo oggi saranno le miniere europee di domani risolvendo in massima parte il problema della dipendenza dalla materia prima cinese…. Certo che per poterlo fare bisogna che le fabbriche di riciclo delle batterie siano in Europa, ergo bisogna che ci diamo una svegliata ed iniziamo anche noi a puntare seriamente sull’elettrico (tanto arriverà a prescindere dall’ostruzionismo o meno europeo)…. Se continuamo a nascondere la testa sotto la sabbia e lasciamo che anche il mercato del riciclo sia a monopolio cinese volendo difendere a tutti i costi la filiera dell’auto termica allora si che ci saremo scavati la fossa da soli… diciamo che la fossa già l’abbiamo scavata per un buon mezzo metro negli ultimi 2 decenni ora c’è da decidere se sdraiarcisi dentro e farci ricoprire oppure saltare fuori ed iniziare a fare qualcosa anche noi…

@ Enzo:Ma proprio tu, che hai quel logo in firma, mi dici che i cinesi sono migliori? ma l’auto ha una componente emozionale importante! E chi sa fare le auto più emozionanti nel mondo? Gli Italiani e gli Europei. Il 99% delle auto cinesi non hanno un’anima. Rapporto qualità prezzo ottimo, ma niente più.

Anche la 7 continua a distinguersi( vedi questa mattina)…e la dottoressa Tortora se la ride con la sua ibrida…e i costi di manutenzione…dicono….posso testimoniare di aver speso per il tagliando annuale ( Kona ev 64 ) ben 47,82 euri !! Poi chi è stato o è attento può avere la fortuna di indovinare un buon contratto luce…idoneo per auto elettriche…contratto attivato a fine gennaio x due anni partito a marzo. Bolletta ( marzo / aprile) 609 kw/h spesa 82,50 euri!!! Se lo facessi oggi costerebbe il doppio…sempre meglio del tutelato….mi pare. Iorio Cavallini

Contratto fatto a meta’ 2021, 6 cents al kw, mi e’ arrivata due giorni fa la modifica unilaterale per modestissimi 26 centesimi a kw, ovviamente escluse tutti gli altri costi… dovessi ricaricare in garage a 26 cents al kw andrei per stracci, la benzina e’ passata da 1.6-1.7 a 2, l’elettricita’ da 6 a 26, fate voi il conto…

no caro, il conto lo fai tu!

e semmai cambi compagnia e semmai guardi per una CER o per fotovoltaico

troppo comodo il piagnisteo all’italiana qui consigli te ne sono arrivati a bizzeffe, adesso tocca a te

ahahah cambio compagnia. Ok, sceglimela tu una che venda il kwh a 6 cents. Aspetto, eh.

A parte che la benzina è il diesel non è aumentata di 40 cent ma del doppio praticamente perchè 30 cent sono stati recuperati dallo sconto sulle accise che non durerà all’infinito…. In ogni caso se pensi di andare oer stracci ricaricando a 26 cent/kwh come fai a girare con diesel e benzina? O sei uno di quelli che sostiene che con 1 L di diesel ci fa 50 km??? Perchè la matematica non è un opinione…. con 1 Kwh di corrente tenendosi basso (cioè considerando un consumo medio alto di ben 200 w/km) ci fai 5 km, in realtà sono di più ma stiamo bassi così si dimostra meglio l’assurdità di quanto sostieni… Cioè con 1 € ci fai 20 km con l’elettrico…. Con 1 € di diesel o benzina quanti km ci fai? Per pareggiare dovresti fare di media 36 km/L con il diesel e 40 km/L con la benzina….

Il tuo intervento dimostra solo quanto poco usare la razionalità e quanto invertite la realtà…. Siete così poco obbiettivi da arrivare a dire che si va per stracci ad utilizzare una cosa che nonostante i rincari comunque ancora costa la metà di ciò cge stai utilizzando al momento!!!!

Mi sa che sei tu che non sai fare i conti. 26 centesimi sono solo il costo dell’energia, a cui devi sommare i vari costi fissi e variabili, il kwh lo vai a pagare almeno il doppio… quindi il punto di pareggio scende a 18 km/l, fattibilissimi da qualunque diesel…

Ecco il solito sistema per falsare i conti…. Che per caso se tu inizzi a ricaricare in garage ti fanno pagare di nuovo tutte le quote fisse???? Quelle non fanno parte della “spesa di ricarica”, o meglio me fanno parte solo se metti un contatore dedicato solo per fare la ricarica che non è il caso del 99% degli italiani dove nel garage c’è già la corrente fornita dal contatore di casa già esistente (come anche il tuo caso visto che hai pubblicato il cambio di tariffa vuol dire che il contatore già ce l’hai o no?!)…. Io nok sono laureato me hanno insegnato che ciò che uno spende è ciò che deve tirare fuori dalla propria tasca per fare una determinata cosa… io, ed anche tu, se oggi decido di ricaricare l’auto e prelevo dal mio contatore 10 kw il costo della mia bolletta si alza della sola quota energia perchè tutte le quote fisse già le pagavo prima prima prescindere da se ricarico o no… le quote fisse non sono spesa per ricaricare, come non sono spesa per fare un ciclo di bucato con la lavatrice o per cucinare 1 ora con il forno… le quote fisse sono spese per avere il servizio della corrente a casa che uno paga ed ha a prescindere da se oggi ricarico l’auto o faccio una lavatrice o cucino una torta nel forno… per fare queste azioni si spende solo la quota energia… Altrimenti analogente dovremmo sostenere che per l’auto termica (visto che le elettriche non lo pagano) il bollo è una spesa di rifornimento perchè seppur con quanta benzina metti non c’entra nulla non puoi far alcun rifornimento se non hai pagato prima il bollo per possedere un auto da rifornire… La stessa logica vale per le spese fisse del contratto di fornitura della corrente: senza il contatore non puoi ricaricare allo stesso modo che senza possesso di un auto termica (e relativo pagamento del bollo) non puoi fare rifornimento ma ne l’uno ne l’altro c’entra nulla con quanto spendi nel momento che fai rifornimento…. Per essere più chiaro: io ho un auto elettrica è se oggi diventassi matto e decidessi di non ricaricare a casa ma di andare ad una colonnina pubblica a prelevare i 10 Kw che mi servono la mia bolletta non scenderebbe di 5 € come vorresti considerare tu ma della metà (in realtà io 10 kw ancora oggi li pago 1,2 €…).

P.S. in ogni caso, anche falsando i conti seinarrivato ad un sostanziale pareggio fra elettrico e diesel il che comunque sconfessa la tua dichiarazione precedente perchè anche con i tuoi conti, che sottolineo ancora essere errati, se vai per stracci con l’elettrico vuol dire che già ci sei con il diesel (con il benzina non ne parliamo) perchè per il rifornimento spederesti praticamente uguale ma con il diesel hai il bollo ed i tagliandi da pagare ed anche l’assicurazione tendenzialmente ti costa il doppio….

Matematicamente il conto corretto è che in due anni pagherà mediamente il kWh 0,16. Due anni di BEV a quella tariffa sono un risparmio enorme rispetto al prezzo medio della benzina a 1,60. Io prima pagavo 0,095 e al rinnovo (marzo 22) è diventato 0,2 (il mio prezzo è onnicomprensivo di tutte le accise). Se paga molto ora, ha risparmiato molto prima.

A 6 Km per kWh (che sono mediamente pochi) fatti pure i conti. Ma il passaggio all’elettrico non è una questione economica ma un interesse fondamentale per l’umanità, mica per il pianeta.

Da Porro cosa altro ci si può attendere? L’unica è usare il telecomando.

Ho troppa stima di me stesso per guardarlo.

“Stiamo sostanzialmente regalando il nostro mondo ai cinesi, che sull’elettrico sono più avanti di noi” Della serie: fatti una domanda e datti la risposta. Si sta lamentando di un problema e ne ha già trovato la causa: alcune nazioni si son tolte la paglia dal fondoschiena per tempo, altre invece sono ben ancorate al “chiagni e fotti” come fatto negli ultimi decenni.

Porro, come gran parte della stampa, e’ allineato su posizioni filo-governative. Alla Cingolani, per chiarirci. L’articolo non sorprende, purtroppo.

Ma l’Olivetti i computer li sapeva fare e anche bene. Il problema è nato quando è stato sostituito il management con uno che ha pensato bene di smettere di fare computer per concentrarsi sul business delle macchine da scrivere.

Il miglior regalo ai cinesi? Fare come dice Porro.

Stavo per fare lo stesso commento. La stessa IBM era indietro rispetto alla Olivetti a un certo punto, grazie sopratutto al compianto Adriano Olivetti. E non solo tecnologicamente, ma anche come organizzazione aziendale. Si parla oggi dei campus “all’avanguardia” e pieni di servizi come Google e simili, a Ivrea c’era l’asilo per i figli dei dipendenti negli anni ’60! Peccato che sia venuto a mancare proprio sul più bello, e che chi gli è succeduto abbia solo depredato, fino al colpo di grazia di De Benedetti.

/// Peccato che sia venuto a mancare proprio sul più bello \\\ Fra l’altro morí prematuramente anche l’ingegner Tchou ?

Se porro e’ troppo critico voi in compenso fate troppi sconti all’elettrico. Capisco che vi da il pane, ma siete lo specchio di Porro. Fazioso lui, faziosi voi.

già che ci sei potresti sostanziare quanto affermi? per esempio avresti voglia di citare un dato o una affermazione inerente all’elettrico completamente falsa, sbagliata, dimostrabilmente errata che i gestori del sito hanno messo in un qualche articolo? roba dimostrabile però, eh!

altrimenti finisce che dobbiamo pensare che più che faziosi gli autori e gli articoli sono fastidiosi per te e il fastidio non è dato dalla falsità del contenuto degli scritti quanto piuttosto dalla sgradevolezza degli stessi per te: se per caso così fosse…non è che se nego il mal di denti poi quello passa…

Guarda che non c’e’ bisogno di fare affermazioni palesemente false. Basta costantemente sottostimare i problemi e le scomodita’ che un’auto elettrica al giorno d’oggi impone, ovvero il fatto di dover necessariamente avere un garage dotato di elettricita’ (e non con cavi dell’anteguerra), il fatto che le colonnine sono poche, care, spesso non funzionanti, spesso occupate da auto termiche, esaltare le pause che uno e’ COSTRETTO a fare come se fossero una cosa bellissima (quasi che uno con una termica fosse obbligato per legge a fare 4000 km senza fermarsi mai), minimizzare l’enorme divario di costo fra un’auto termica e una elettrica, solo in parte mitigato da incentivi che drogano il mercato e sono necessari perche’ l’appeal dell’auto elettrica e’ limitatissimo, e senza incentivi non le vuole nessuno, e pure con gli incentivi visto che quelli per il termico sono finiti in 3 giorni e quelli per l’elettrico no, minimizzare il fatto che io se ho pochi soldi posso prendere una termica di 10 anni con 3000 euro e non posso fare lo stesso con un’elettrica. E ancora ce ne sarebbero.

per larga parte ti ho risposto in un commento sopra. per il resto andiamo epr punti:

“ovvero il fatto di dover necessariamente avere un garage dotato di elettricita’ (e non con cavi dell’anteguerra)”: se hai cavi dell’anteguerra…chiama un elettricista, se non hai il garage, per l’oggi l’elettrico probabilemtne non fa per te, poi si vedrà

“il fatto che le colonnine sono poche”: falso. prova a guardare su siti e app come Nextcharge, scorri le mappe, alcune aree sono sicuramente poco coperte, ma dove c’è concentrazione di popolazione, specie al Nord, ci sono colonnine ovunque

“…colonnine care”: care non vuol dire nulla, il prezzo lo fa il mercato (curioso, proprio il mercato tanto caro ai liberisti come Porro! che caso!). ricaricando con le Fast il prezzo chilometrico dell’auto diventa quello di una diesel, diversamente con ricariche a 7-22 kW si spende comunque di meno per chilometro percorso (con Zoe, questa è la mia esperienza)

“…colonnine …spesso non funzionanti”: 2, DUE in un anno e mezzo di utilizzo. Zona Piemonte sud.

“.. spesso occupate da auto termiche”: mai capitato. Non fa statistica, ma è sicuramente esperienza mia diretta.

“… esaltare le pause”: certo che le esalto! non mi rubano nulla e mi permettono di essere più produttivo

“…(quasi che uno con una termica fosse obbligato per legge a fare 4000 km senza fermarsi mai)”: ecco, in termini di talebani e scalmanati, c’è un commentatore assiduo qui su Vaielettrico che esalta il fatto di farsi anche 6-7 ore in macchina “concedendo alla moglie una pausa di 5 minuti” (cito testuale). I talebani magari sono dall’alatra parte, ecco.

“… minimizzare l’enorme divario di costo fra un’auto termica e una elettrica”: assolutamente sì! foglio di calcolo, analisi dei costi e analisi del costo totale di vita. Qualunque imprenditore lo fa (dovrebbe…) per l’acquisto di un qualunque macchinario.

“…incentivi che drogano il mercato”: d’accordissimo, fatti in questa maniera vanno a solo vantaggio delle concessionarie.

“…l’appeal dell’auto elettrica e’ limitatissimo, e senza incentivi non le vuole nessuno”: questa fa un po’ ridere. In Italia non ho numeri, ma nei paesi del Nord Europa…non le vuole nessuno…beh!

“… minimizzare il fatto che io se ho pochi soldi posso prendere una termica di 10 anni con 3000 euro e non posso fare lo stesso con un’elettrica.”: dacci il riferimento anche a UN SOLO ARTICOLO in cui qui su Vaielettrico si minimizza come affermi tu. Ti sfido. trova un articolo!

altrimenti le spari come Porro, baggianate un tot al chilo.

No Fabio, qui è che è la fazione politica che rappresenta Porro a prendere il pane sottobanco dalla lobby dell’indotto del petrolio, fregandosene dell’ambiente, della salute delle persone e pure dei posti di lavoro dell’indotto auto che tanto sbandierano.

Ricordiamoci che questa fazione è la stessa che ha regalato migliaia di posti di lavoro del tessile a Cina e C., facendo pure leggi su misura.

Come mai all’epoca ha lavorato a favore ed ora lavora contro, chiediamocelo.

io direi che è un discorso mooooolto trasversale .. c’è un Matteo “amico” di Putin da un bel po .. un altro Matteo che definisce un sultano il fondatore del nuovo rinascimento mondiale un ministro degli esteri che fa il giro del mondo a mendicare Gas a destra e a manca ..

Nessuno che mette un C. di Commissario Straordinario, magari militare del genio, per installere nei prossimi 3 anni quante più rinnovabili possibili lungo Strade,Autostrade e Ferrovie

E un ministro della transizione energetica che a ogni pie’ sospinto istilla dubbi sulla energia green e che di concreto ha solo presenziato alla firma in Africa di nuovi accordi su fossili. Mai sentito nulla riguardo accordi/collaborazione con chissa’ chi per pale eoliche, industria fotovoltiaco, stoccaggio innovativo energie etc… Ribadisco: ministro della transizione energetica…A buon intenditore poche parole…

Forse, però una cosa è certa, stando su posizioni di retroguardia il fallimento è assicurato. Per fortuna ci sono aziende che invece guardano avanti, anche in Italia: facciamo il tifo per loro, il vecchio management sarà rottamano in un modo o nell’altro.

Non ci sbagliamo, io spesso sono in disaccordo qui, ma lasciano spazio alla mia voce, sul suo blog Porro non lo fa. Non confidiamo la ca**a col cioccolato.

ancora Porro e l’auto elettrica ? non gli è bastata la figuraccia di qualche anno fa che l’a reso ridicolo con il “chimico” Franco Battaglia “L’utopia dell’auto elettrica” ?

non cercate e non cliccate il sito di questo disinformatore seriale .. al limite .. fatevi quattro risate sulla puntata precedente demistificaca da Paolo Attivissimo e Teslaownwers

È in buona compagnia di un altro giornalista ( formigli) come incompetenza della materia elettrica per l’evoluzione del futuro elettrico per la viabilità.

L’unica vera era cge è terminata, ma non da oggi sfortunatamente, è quella del giornalismo…. È finita l’era in cui la missione del giornalista era quella di documentarsi sulla verità di ciò che si vuole raccontare e poi fare di tutto per esporla nel modo più imparziale possibile in modo che l’utente possa essere informato (e non ingannato) nel modo più “pulito” possibile…. Già da un bel pò i giornalisti sono semplici prestanome a pagamento di chi vuol veicolare il messaggio che più gli fa comodo a prescindere da che sia vero o meno…. Si limitano a ripetere ciò che gli dice il miglior offerente (e se parliamo di potere economico quello dell’industria petrolifera non è secondo a nessuno…)…. questo è lampante e lo si vede in qualunque aspetto non solo sul discorso auto elettrica/termica…. Per questo motivo io penso che l’ordine dei giornalisti non abbia più senso di esistere ed andrebbe abolito perchè la sua funzione dovrebbe essere quella di garantire l’etica di chi ne fa parte in modo che l’utente finale non sia tratto in inganno pensando “se lo dice un giornalista deve essere vero”…. Ecco questa equazione giornalista = garanzia di etica ed onestà è da mokto che non è più valida w non mi sembra che l’ordine dei giornalisti faccia nulla per risolvere il problema anzi di solito difende il proprio associato anche quabdo è indifendibile appellandosi alla libertà di stampa… perciò va abolito perchè si è trasformato da un organo a tutela del utente a tutto l’opposto.

se l’auto elettrica porta servizi non è che mi piaccia di più! Di solito sono soldi per fare cose abbastanza semplici ma che non vogliono tu faccia da solo…

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